Corro il rischio di fare un'affermazione banale, ma nella musica come nella vita non c'è niente di più sbagliato che avere dei pregiudizi.
Chi non l'avrebbe, però, nei confronti di un Vivaldi da Camera prodotto e magari anche eseguito da ensemble di oltreoceano?
La mia esperienza con una produzione Harmonia Mundi USA* ha rafforzato, in passato, questi sospetti, nonostante le musiche del Prete Rosso fossero eseguite da artisti europei di calibro quali Paul Goodwin o John Holloway, estremamente navigati nella musica barocca. Il “Breathtaking” che campeggiava sulla copertina del CD si è trasformato in un “Uncontrollable Yawning” già all’ascolto del famoso Concerto per Flauto, Oboe e Fagotto in re maggiore RV 95, “La Pastorella”. Un’interpretazione stanca, noiosa e trascinata, davvero da sconsigliare.
A maggior ragione cosa pensare, a prima vista, del CD Nonesuch protagonista di questa recensione, non solo prodotto oltreoceano ma anche eseguito da illustri sconosciuti “a stelle e strisce”.
La cover non mi inspirava molta fiducia: quel "Viva Vivaldi" in evidenza mi fa tanto di "Italiani: spaghetti, pizza e mandolino". Per non parlare del programma, un fantomatico “Festival di Musica da Camera” del Maestro Veneziano.
Sono bastate, però, le poche note del Concerto di apertura a strappare via ogni stupida riserva. Signore e signori che gran disco!
Non credo che il Vivaldi del Musical Offering sia filologicamente corretto, so solo che i quasi 50' di questo disco scorrono via come un bicchier d'acqua. Anzi, per non dare l'errata impressione dell'insipidità scorrono freschi come una frizzante bibita estiva e corposi ed eleganti come un cognac servito alla giusta temperatura.
Cominciamo dal programma, sapientemente combinato tra Sonate (RV 53 e 83) e Concerti per Flauto a becco, Oboe o Fagotto (RV 94, 95 e 107), con le prime ad intermezzo dei secondi. Le ricche note del libretto svelano i segreti del programma e le carriere solistiche degli interpreti, quasi tutte entro i confini degli States.
L’Ensemble eccelle sotto ogni aspetto: dalla scelta dei tempi all’elegante fraseggio, dal morbido e vellutato colore degli strumenti (soprattutto dell’Oboe e del Fagotto, con quelle meravigliose note sospese) all’intonazione, dal ricco basso continuo alla precisione degli attacchi.
Anche la registrazione non è da meno e restituisce tutto l’affiatamento e il piacere di fare musica che trasmette l’ensemble, come emerge, ad esempio, nell’Allegro iniziale della “Pastorella” (sample).
Un'edizione che non può mancare non solo nella collezione di chiunque apprezzi Vivaldi ma anche di chi dia il giusto valore alla buona musica.
Viva Vivaldi - Festive Chamber Music for Woodwinds and Strings - Musical Offering - Nonesuch Digital - 1984 - DDD
*Antonio Vivaldi - Seven Concertos - M. Verbruggen, P. Goodwin, J. Holloway, D. Godburn, J. Toll, S. Comberti - Harmonia Mundi USA - 1991 - DDD
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