Come definire un disco e un gruppo che si presentano con una copertina del genere?

Io oserei dire folgoranti. ma sarebbe troppo facile, ancorchè la provocazione è qualcosa di estremamente equivoco al giorno d'oggi e spesso si cade in tentazione di fermarsi alla superficie senza grattare più sotto.

Gli Anusia sono una misteriosa band esordiente che si produce da sola questo gioiellino di musica indefinibile e lo distribuisce tra amici e conoscenti, promettendo di fare al più presto un concerto in cui esprimere tutte la sua potenzialità.

Musicisti discreti sul lato tecnico, ma soprattutto geniali sul lato dei contenuti: testi minimali che se da una parte fanno sbellicare dal ridere, dall'altro inducono ad amare riflessioni sulle frustrazioni di molti... e un sound che intreccia elettronica sperimentale, arzigogoli prog, teatralità esagitata e sventagliate di ritmo assordante.

Sicuramente un prodotto non per tutti e che paradossalmente potrebbe soddisfare meno i fans del pop demenziale e delle opere di rottura che non il modesto consumatore di rock e canzonette.

Brani come "Canale Anale Banale" sono la quintessenza di una filosofia di vita ormai lontana da questa società. Per non parlare della perla "Pattume pneumatico" che su un tappeto di fragori sconsiderati mette in scena un recitativo delirante, in un linguaggio inventato, che diviene comprensibile intuitivamente grazie all'intonazione e all'espressione.

Questi Anusia sicuramente non avranno futuro e forse solo la copertina del disco passerà ai posteri per la sua bizzarria. Come sempre.

Tra l'altro se volete procurarvi una copia del cd dovete entrare in contatto con loro, che non hanno un sito e dichiarano francamente che non hanno intenzione "di essere infastiditi dalla gente che si aspetta qualcosa da loro".

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