A strange dream as it is
go mad with false words
code far off in the forest
fully armed
full picture of the inhuman
de-illusion
desire of dream
law of being
GO UNDER
eternal adventure
the cause of all
brutal-body of love
princess hung in the air
dream shaking out
covered with life
flowing moon light
loved, an experimental subject
again united
something mad
monkey vision
a little more scattered, feel
only the dead
dreaming a bloody battle
mother is the wife
in full bloom
come on, more awake
deep into dream
more intoxicated
so death in heavenly sky...
...ora immagino già cosa starete per dire.
"Ma come, dopo chissà quanto pubblichi un'altra inutile recensione strana e non la cominci con il solito pippone narrativo di sta cippa?"
Sì. Dopo il solito periodo di nulla che intervalla le mie recensioni, ho deciso di scriverne una che non comincia con la solita stupida storiella, bensì c'ho messo un testo.
Cos'è? Orbene, ve lo spiego subito:
È l'introduzione ad un trip in una foresta magica giapponese; una foresta infinita, popolata da esseri tetri, fantasmi, spiriti, streghe animalesche, e tante altre cose. Creature benigne, seppur inquietanti, che ti accompagneranno per mano nei meandri più cupi della fitta coltre di alberi; figure sfuggenti che al solo sguardo ti ruberanno l'anima, rendendoti una loro marionetta; fuochi fatui che danzano tra gli alberi; illusioni immense, che ti imprigioneranno nei perversi giochi degli yokai più crudi e perversi.
Eppure tutto questo, nella sua cupezza, racchiude in se qualcos'altro... qualcosa che va oltre il semplice concetto di "magia" o "incanto".
Tutto questo è "Lost in Forest", debutto solistico di Aoki Yutaka (o Yutaka Aoki, fate voi), uno di quelli capaci di prendere la musica e farne ciò che vuole, in tutti i sensi.
Aoki è come un Bakemono, un mutaforma che fa della musica il suo ramo di bambù, con cui trasformarsi in ciò che vuole e creare scenari magici immensi.
Nelle 14 tracce di Lost in Forest il potere di Aoki divamperà innanzi ai vostri occhi e alle vostre orecchie, creando scenari magici di musica Ambient sferzati da letti Glitch e synth inquietanti, passando per dolci ballate acustiche elettrificate da cacofonici e velocissimi assoli di chitarra elettrica, e proseguendo con atmosfere dal sapore cinematografico e fiabesco, in cui i synth diventano una fumata talmente densa da invaderti i polmoni. 14 tracce di cui non riesco fisicamente a dire che "se ne faceva meno era meglio", perché sono tutte magnifiche.
L'intro "I am Lost", narrata dal cantante MORRIE (giapponese ma dalla dizione inglese perfetta); le neoclassiche "851", e "Im Wald"; l'inquietante "Fury", tormentata dalla chitarra elettrica distortissima; la fiabesca e drammatica "Gryphon/Burn the Tree", e tantissime altre ancora, tra cui i pezzi che mi sono veramente rimasti dentro:
"Open the Gate", la seconda canzone con protagonista MORRIE, che canta sotto ad una base Ambient ritmata e straniante, con una maestria ed una classe che farebbero impallidire Mike Patton, James Labrie e gli altri cantanti occidentali;
"Waltz of the Bugs", un walzer fantasy distorto da mille effetti e colpi percussivi strani, che ad un certo punto ti farà veramente vedere gli "insetti" accennati nel titolo, e ti farà venir voglia di spogliarti e ballare insieme a loro;
"Missing", lungo brano che eleva il senso di trip e mistero di "Lost in Forest", facendoti vagare a vuoto in mezzo a suoni riverberati, tastiere dal tocco misticheggiante, e sprazzi armonici aperti ed ariosi;
"Shape of Death", l'ultimo atto del disco, che viene chiuso tra fischi, synth fumogeni, e le note di violino di Sugizo, chitarrista e violinista degli X Japan.
Le altre canzoni non le ho nominate solo perché non voglio spoilerarvele. "Lost in Forest" è una vera esperienza immaginifica, e non solo un disco, ergo non voglio andare oltre con le semplici e banali descrizioni. Vi invito ad entrarvi e perdervici, definitivamente.
Con questo debutto solistico Aoki ti farà viaggiare nel mondo da lui musicato e composto, fino a raggiungere il punto di non ritorno, in cui non riuscirai più ad uscire.
Aoki sarà la Kitsune che fischierà in mezzo al suo bosco immaginario. Lancerà fuochi fatui all'orizzone per confonderti e farti perdere la strada.
Aoki sarà il Tanuki che trasformerà il possente battere la sua pancia in rumori gravi e distorti, per farti tremare e farti cadere nella sua tana.
Aoki sarà lo spettro che ti sussurrerà frasi sconnesse, ma talmente fluide da costringerti a tutti i costi a seguirle ciecamente.
Aoki sarà il fiume da cui usciranno bagliori luminescenti, che ti indicheranno la via per la follia.
Aoki sarà l'intera foresta.
Aoki sarà tutto questo...e molto di più.
...che altro aspettate ancora? ANDATE!
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