I Secret Chiefs 3 sono portatori di (in)sana musica. Sia che la propongano loro sia che si tratti di band che si portano in tour.
Due anni fa è toccato ai FAT 32 che si sono prodigati a sfondar i timpani miei e di pochi altri stronzi pervenuti al concerto.
Quest'anno tocca agli a.P.A.t.T.
Cosa fanno questi? Cosa sono questi? Cazzo è "Ogadimma"?
Facciamo un esperimento, dai.
Prendete un enorme frullatore rotto (sì, rotto) e ficcateci dentro un disastro disarmante e disumano di elettronica disagiata e minimalista, collage sonori fatti di frasi prese da chissàdove e chissàquando (forse dal futuro, nel presente del passato), sfuriate deathmetal che si accoppiano a fraseggi di piano ragtime, electro-pop cagato fuori alla velocità della luce da degli anni '80 ancora più strafatti, iniezioni (ed erezioni) jazzistiche sottopelle che scoppiano come bubboni su drone drogati, danze country cantate dallo spettro di Ian Curtis, immagini segrete di ibridi dal volto di Captain Beefheart e dal corpo di Tom Waits che ballano su beat elettrici e fanno il verso a quei Bitolz che proprio di Liverpool furono come i nostri sono adesso ora ieri domani, progressioni di pop ubriaco e musica spastica da camera.
Questo è 'sto cazzo di "Ogadimma".
E a me pare decisamente PRONK!
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