Per una volta, cominciamo dalla fine.
Questo disco rappresenta uno dei progetti più originali degli anni 80, uno dei momenti più creativi di un decennio discusso e discutibile, un lavoro che sprizza originalità, classe ed eleganza in tutti i suoi 40 minuti.
Formati dal polistrumentista Alex Ayuli e dal cantante Rudi Tambala, gli AR Kane miravano ad una musica astratta, costruita attorno ad armonie oniriche, impreziosita da accordi lenti e riverberati, ricamata dal canto surreale e sonnambulo di Tambala, un bellissimo incrocio tra Wyatt e Sting. Atmosfere rarefatte e delicatissime, imbevute di riverberi notturni, costellate da silenzi e pause che colmano queste indefinibili percezioni mentali.
I riferimenti e le citazioni da fare sarebbero molti, dallo slow-core alla psichedelia, dal jazz al soul. Il tutto miscelato in maniera perfetta, con un gusto davvero sofisticato.
I dieci pezzi che compongono l' album sono affreschi deliranti di visioni oblique e insolite, allucinazioni dilatate ed evanescenti. "Sulljday ", "Dizzy" o "The Madonna Is With Child", sembrano stati mentali più che canzoni, trattati sull' ipnosi più che musica, viaggi nella trance più profonda e meditativa.
Molte cose che verrano in seguito saranno debitrici a questo disco, forse uno dei più sottovalutati di sempre.
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