Uscito nel 2001, "Yahweh or the Highway" è' l'ultima creatura sfornata dalla band di Providence prima dello scioglimento (che ha portato alla nascita degli altrettanto validi Chinese Stars), ultima testimonianza della potenza devastante e disturbante del gruppo, dedito a pratiche rumoristiche che definire estreme è un eufemismo: le chitarre che sparano a raffica stridori metallici sotto allucinogeno e una colata continua di atonalità, la cassa costantemente picchiata con ritmiche ossessive e monotone... e fanno male anche le ipnotiche antimelodie, barcollanti, stridule e acide, del vocalist Eric "Post-Traumatic Stress" Paul, nelle quali sembra forte l'influenza decostruttiva dei Royal Trux di "Twin Infinitives".
Un bombardamento sonoro micidiale che si avvicina al caos nippo-sovversivo dei Boredoms, e al cui confronto Public Image Ltd, DNA e Mars sembrano zuccherini (ATTENZIONE, in quanto ad ostilità, non per qualità...); impossibile indicare brani migliori degli altri, è tutto un flusso continuo di sporcizia sonora, e impossibile forse anche distinguere "Yahweh..." dai precedenti lavori.
Allucinati, malati nella psiche, ostici, se non ci si prepara all'ascolto possono risultare sfiancanti... gli Arab On Radar si avvicinano al concetto di estremo nella musica, con i pro (pochi) e i contro (molti) che ciò comporta.
Insomma, o li si odia o li si ama. Io sto più vicino alla seconda.
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