Humax, De-Friend e amica De-Friendesca sono ad Urbino già dal venerdì... rappresenteranno alla fine il vero zoccolo duro del meeting. Noi altri partecipanti dovremmo cominciare dal sabato ma pare che la fortuna non sia dalla nostra parte. La tracheite che mi ha afflitta per tutta la settimana si ri-acutizza e temo i venti della Fortezza. Purtroppo Immacolata e Frantz sono costretti dalle code autostradali a tornare sui loro passi. Verso le 20 di sabato mi chiama Magomarcelo che sta raggiungendo gli altri, io decido invece di andarmene a letto.

La giornata di domenica ha un altro aspetto a partire dal caldo sole della mattina. Lo zoccolo duro viene a pranzo alle ore dodici si stappa la prima bottiglia... mio figlio gira per il tavolo divertito dai nuovi ospiti. Cominciamo a mangiare attendendo Frantz che è per strada e sta arrivando. Alla fine della seconda bottiglia di vino l'atmosfera è particolarmente demenziale, anche Frantz viene rifocillato e poi si decide che la degna conseguenza del pranzo è vedere il Gran Premio sonnecchiando.
Ci si risveglia solo alla fine del GP e decidiamo di guardarci pure Quark Animali dopo un caffè le vicissitudini della moffetta, il falco, la pernice e il lupo nero risvegliano l'ilarità della truppa e neanche la pernice straziata viva dal falco riesce a farci smettere di ridere e parlare a vanvera. Il gruppo parte, noi li raggiungeremo.

Arrivando ad Urbino notiamo però che brutti nuvoloni si stanno proprio addensando sulla città. L'ingresso alla Fortezza e uno sguardo al panorama ripagano subito di qualsiasi preoccupazione per quelli che saranno i concerti da ascoltare e le condizioni climatiche. Il palco, i nuvoloni rossi, il Palazzo Ducale, la musica, la gente tutto ha un fascino irresistibile.

Decidiamo di vederci i "Tunng" dalle prime note sembrano promettenti, il Mago mi fa notare che la cantante sembra Elisabetta Viviani in versione björkeggiante, come dargli torto. Peccato che dopo il primo pezzo cominciamo a sentire gocce d'acqua che si fanno sempre più insistenti. Piove. Ci rifugiamo al "Ragno d'Oro", fantastico rifugio, si mangia la crescia migliore della zona. Fortunatamanete si tratta solo di un'acquazzone estivo, Frantz, Humax e Ilaria ripartono subito per vedersi "We Are Scientist" mentre noi rimaniamo a goderci ancora un po' di caldo e cibo. Riusciamo a beccarci gli ultimi venti minuti di concerto, i "We Are Scientists" si impegnano, sono anche divertenti ma sembrano l'ennesimo niente di nuovo sotto il sole.

Dopo una breve attesa arrivano loro però. Volevo vederli da tempo gli Arab Strap. Ecco Aidan Moffatt che arriva con cassetta di birra d'ordinanza (mi dicono) indossa camicia marrone e pantaloni verdi ad Asband ricorda Frate Cionfoli ed in effetti andando a cliccare le poche immagini del Frate che girano su internet non ha tutti i torti. Partono subito con i pezzi più ballabili sia di "The last romance" che di "Monday at the hug & pint". Noto subito la mancanza (non da poco) dei violini. Però il cielo è ormai terso si vedono anche le stelle, la vicinanza degli altri esseri umani e la birra scaldano e la voce di Aidan come sempre mi tranquillizza anche se alcuni la trovano un po' soporifera, l'esecuzione dei pezzi lascia un po' a desiderare ma io sto veramente bene, durante le più belle ballate decido di abbandonarmi e farmi cullare dalle braccia più forti e rassicuranti che conosca. A fine concerto sento voci insoddisfatte, a me sono piaciuti anzi finirò di completare la discografia.

Andandocene felici un pensiero ci affligge. La manifestazione 'Frequenze Disturbate' quest'anno è stata veramente sottotono, poche presenze, poco entusiasmo, fatica a capire fino alla fine chi suonava o no. Gruppi di scarso richiamo. Speriamo per il futuro di poter passare ancora serate come questa e non trovarci a dover rimpiangere questa manifestazione come molte altre bellissime che rimangono solo nei ricordi...

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