Ispirazione, emulazione, copia.
Quanti gruppi, dopo l'uscita di dischi come "Relationship of Command" o ancora meglio, "De-Loused in The Comatorium", si son messi a giocare con chitarrine distorte (ma neanche troppo), tempi impossibili e vocals alquanto "androgine"?
E quanti di questi hanno rovinosamente fallito?
All'improvviso intere generazioni hanno scoperto che il rock non era morto, che oltre a suonare all'infinito gli accordi di "Stairway To Heaven" qualcos'altro era possibile, ma ben pochi allievi hanno superato i maestri.
Se non chè, un giorno prendendo un caffè nel mio bar preferito scopro così per caso che l'idiota che serve i panini suona nel gruppo più figo che gli UK abbiano sfornato finora.
Neanche a dirlo, la sera stessa apro Kerrang! e vi trovo una recensione in cui il loro mini Album è circondato da lodi senza pari e in battibaleno è già pronto sul mio Ipod grazie al download illegale.
Mettiamola così, se quasi 10 anni fa non ci fosse stato un certo "Tremulant", si griderebbe già al miracolo: "Left Fire" è uno dei debut EP più fighi che abbia ascoltato in vita mia, un concentrato di Rock isterico melodico e ispirato davvero difficile da trovare in giro anche in terre così floride: riesco a malapena a consigliarvi un pezzo preferito talmente alta è la qualità media delle canzoni, a metà tra il math rock sempre più imperante e l'alternative/prog/hardcore più ispirato.
Un difetto? La davvero troppa somiglianza con gli ex At The Drive in, sia dal punto di vista vocale che artistico/compositivo, che, per ora, rappresentano purtroppo ben più che una semplice ispirazione; provate a metter su un qualsiasi pezzo dal loro debutto dopo aver ascoltato questo EP e provate a trovare qualche differenza... ma detto questo, alla fine noi ce ne sbattiamo, gli Arcane Roots spiccano per bravura e intelligenza troppo superiore alla media e non scoprire un disco come "Left Fire" sarebbe davvero un peccato.
I nuovi The Mars Volta?
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