Chissà se adesso che ho smesso di fumare la mia concezione fumosa del Jazz sfumerà proprio come una nuvoletta di fumo che si dissolve nell'aria dopo una gustosa boccata. Perchè poi alla fine la concezione romantica del Jazz Club fumoso è rimasta ancorata al passato.

Sarà stato per questo che ho smesso di fumare, dopo che il mese scorso, in un Club della Dotta, dopo la fatidica domanda del cameriere "fumatori o non fumatori?", io e la mia Lei, alla risposta "fumatori", veniamo parcheggiati in una sorta di mansarda agganciata al locale, ma ovviamente divisa da esso da muri e vetri. Risultato: ho visto poco (si sentivano dei fiati, anche se alla vista erano dei fantasmi, poichè erano al di sotto del livello del... muro), ho sentito meno (il cameriere che faceva avanti/indietro, alla apertura della porta, era una ventata di libertà) e, una volta fuori dal locale, lo sbalzo di temperatura, dopo la serata passata con uno di quei caloriferi per ambienti che sembrano candelabri incandescenti puntato sul viso, mi ha regalato un febbrone da cavallo e compresa nel prezzo una bronchite di cui ancora sono presenti dei colpi di coda. Chissà se adesso, alla vista della storica foto fumosa che ritrae Dexter Gordon, ci sarà sempre la stessa suggestione dopo averla vista e vissuta per l'ennesima volta.

Nella copertina di "Four for Trane" di Archie Shepp, capolavoro del sassofonista della Florida in cui rivisita ("rivisita" è riduttivo: diciamo che i brani acquisiscono ulteriore ma diversa magia, se questo fosse possibile quando si tratta della Arte di uno come John Coltrane) brani di Trane, tra cui "Naima" e Cousin Mary", album che praticamente ricalca le orme del leggendario "Giant Steps" di Trane con più "Rufus" di Shepp, c'è lo stesso Shepp che fuma una pipa seduto sopra dei gradini di una scala. Trane lo osserva attraverso la ringhiera della scala, poi apri il cartonato della Impulse! e nella copertina c'è lo stesso Trane, il quale, dopo essersi seduto accanto a Shepp, tiene una sigaretta tra le dita, che nella mano di Coltrane assumono lo status di patrimonio dell'Umanità, altro che dita dedite al mero autoerotismo da parte di gente comune... Anche se le dita di Trane sul suo sassofono sono stati forse l'esempio più sublime e più vicino all'autoerotismo più puro ed essenziale. Trane, affetto dai i suoi malanni, non si fece curare perchè non voleva, le sue convinzioni religiose e cose del genere lo portarono a questa scelta; ma io, poichè sono un comune mortale senza aura leggendaria da tramandare ai posteri, e che alla mia dipartita soffrirebbero solo famiglia ristretta e un pugno di amici, qualche accertamento l'ho fatto volentieri, e dopo avere scongiurato ulteriori problemi oltre la bronchite ho deciso di smettere con le bionde ammmaliatrici. C'è già una DeRece del disco nel BungaBase di DeBaser, ma l'ho scritta perchè ho smesso di fumare...

Ah, il disco è favoloso naturalmente, ed ho detto tutto dicendo praticamente nulla. Lei sta dormendo nel mio letto, davanti a me. Fuma ancora: ieri la avrei ammirata dormire fumando di gusto, contemplando la notte con nelle cuffie razza di capolavori del genere; ma oggi mi limito ad ascoltare. Ascoltare. Mi hanno consigliato il sigaro, ma poi lo puccerei dentro al mio armonioso e deciso cristallo di Lucky Joe, e mi farebbe male lo stesso...

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