Ed eccoci qui a parlare degli Arctic Monkeys, la band detentrice del maggior numero di copie vendute in una settimana in Gran Bretagna col loro precedente album d'esordio "Whatever People Say I Am, That's What I'm Not". E con i Maximo Park che incombono, i Bloc Party che spingono, ma soprattutto i Klaxons che impazzano, i quattro di Sheffield non potevano certo stare a guardare, percui sfornano forse un po' troppo precocemente questo "Favourite Worst Nightmare", secondo lavoro fresco di stampe, giusto un anno dopo il botto.

E la formula è sempre la stessa, solo un attimo più curata in fase di produzione. Scompaiono solo quei pezzi non propriamente adatti ai dancefloor, che invece facevano da riempitivo sul precedente disco. Perchè più forte è l'impatto, più tardi ci si annoia, i ragazzi lo sanno bene, allora via con l'opener "Brainstorm", singolone che subito mette in chiaro le intenzioni belliche che li animano. Non meno ruffiane suonano "Fluorescent Adolescent" o "Teddy Picker", giusto per citarne un paio e non stare ad elencare tutte le tracce (lavoro che lascio volentieri agli arguti critici di NME).

Per chiudere, un album non eccezionale, ma a mio modo di vedere divertente e ben studiato (per far soldi), che di certo non poteva mancare di essere nominato in questo contenitore universale. Molti di voi sicuramente torceranno il naso (già vi vedo schifati dinanzi a codesta "robaccia di terz'ordine"), ma è quasi inevitabile che agli stessi capiterà, volenti o nolenti, di dover muovere le chiappe in qualche discoteque al ritmo delle scimmie artiche, quindi mi faccio carico di questo sporco lavoro (qualcuno lo deve pur fare, c'è una flotta di giovani finto alternative che lo stavano aspettando).

P.S: in realtà non l'ho fatto, e spero che nessuno lo faccia. 

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