Ormai è quasi un mesetto che sono venuto a conoscenza di questo sito basato sulla recensione libera di album musicali, film, libri e quant'altro in generale, così decisi di iscrivermi, incuriosito, per poter esprimere il mio parere e poter scrivere alcune recensioni su un po' di tutto...

Girovagando per DeBaser, ho riscontrato la mancanza di recensioni su molti album di artisti anche di fama mondiale, e mi chiesi: "Perché non colmare questo vuoto?".

Oggi voglio parlare di un'album, o meglio definisco vero e proprio capolavoro nell'ambito della musica Trance (un genere che in Italia non ci filiamo molto). L'album di cui sto parlando è "Mirage", ultimo capolavoro sfornato nel 2010 dal DJ che, ormai, occupa il trono nella classifica ufficiale della rivista DJ MAG, votata unicamente dalla votazione pubblica, cioè Armin van Buuren.

L'ambasciatore della Trance ha sfornato una vera perla per tutti gli appassionati del genere in questione, ma anche piacevole d'ascoltare per l'udito di tutti, inizio con la descrizione dei vari brani contenuti:

"Desiderium": introduzione dell'album dove si intravede un featuring di Susana, la quale non è la prima volta che partecipa in un brano di Armin, ma questo traccia non è altro che l'introduzione del primo e vero brano;

"Mirage": Ed eccoci col primo capolavoro dell'album, una vera carica di energia che và crescendo per poi esplodere verso la parte finale, scaricando tutta l'energia raccolta in battiti da scatenare emozioni e pelle d'oca; Voto: 5/5

"This Light Between Us": In questa traccia si vede la partecipazione del cantante inglese Christian Burns (il quale ha già prestato la sua voce a Dj come Tiësto e Benny Benassi). Qui il cantante inglese riesce ad adattarsi egregiamente con la base prodotta dal dee jockey olandese; Voto: 5/5

"Not Giving Up on Love": Eccola, la prima estratta come singolo! Con questa, Armin ha cercato di dare spazio alla Dance pop (forse per dare spazio ad un pubblico più commerciale, chissà?), comunque la traccia va bene, il featuring di Sophie Ellis-Bextor (altra cantante britannica) da quella carica giusta al brano per renderla una hit da classifiche; Voto: 4/5

"I Don't Own You": Abbandonata la Dance, si ritorna nel proseguo del cammino con sottofondo Trance, traccia che, a mio parere, appare un po' cupa e ripetitiva, ma pur sempre carica ed ottimale; Voto: 3/5

"Full Focus": Secondo ed ultimo singolo per "Mirage", questa volta ci siamo! Personalmente ricorda un po' il vecchio connazionale Tiësto ai tempi migliori! Voto: 5/5

"Take A Moment": Ritorniamo alle sonorità più commerciali, senz'altro è una buona produzione ma non mi convince più di tanto; Voto: 3/5

"Feels So Good": Si prosegue con una traccia che ricorda la precedente, ma la voce di Nadia Ali la porta ad un gradino più in sù; Voto: 4/5

"Virtual Friend": Beat potenti fanno di essa una canzone differente dalle altre, la voce di Sophie passa in secondo piano; Voto: 3/5

"Drowning": Oserei dire alla "Bennassi", beat potenti la quale si caricano prima del ritornello aiutate da Laura V. per concludersi improvvisamente lasciando spazio alla traccia seguente; Voto: 3/5

"Down to Love": Altro capolavoro di Armin, brano carico e grintoso! Voto: 5/5

"Coming Home": Ritmo ripetitivo che nel suo proseguimento rilassa, quasi per concedersi un momento di riposo per poi espoldere; Voto: 4/5

"These Silent Hearts": Unica traccia deciso da un ritmo veloce e ritmato, senza perdere quel tocco di Trance alla Armin, ottima collaborazione con i BT; Voto: 4/5

"Orbion": Altra traccia che ricorda molto le sonorità di Tiësto; Voto: 4/5

"Minack" Sinceramente, penso che sia la traccia più brutta dell'intero album: ritmo irritante e ripetitivo, la sua assenza non passerebbe in osservata; Voto: 1/5

"Youtopia": Ultima traccia dell'interminabile album nonché ultima perla dell'album: eletta personalmente come la migliore da Armin van Buuren; Voto: 5/5

Che dire in fine? Se siete appassionati del genere, quest'album non dovete farvelo sfuggire nella vostra raccolta, per chi ha intenzione di entrare nel mondo della Trance, ve lo consiglio vivamente. Ovviamente poi i gusti sono gusti, ma quest'ultima opera non và sottovalutata.

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