Ci sono voluti ben sette anni per avere un quinto album degli Art Brut, ma ne è valsa assolutamente la pena.

"Wham! Bang! Pow! Let's Rock Out!” arriva portando con sé qualche novità, a partire dal nuovo chitarrista Toby MacFarlaine (ex Stone Gods); e porta con sé un gradito ritorno alle sonorità dei primi Art Brut, andate un po' perse con le produzioni di sua maestà Frank Black.

Lo stile di Eddie Argos e soci torna ad essere ficcante, diretto e semplice come in quel “Bang Bang Rock & Roll” che li fece appaiare a gente come The Rakes, Franz Ferdinand e Bloc Party nei primi anni duemila. Lo “spoken singing” tipico di Eddie Argos e una serie di testi brillanti ed arguti fecero in modo che la band si distinguesse dalla massa, pur non raggiungendo il successo di altri artisti del periodo.

Tornando al nuovo “Wham...”, come facilmente intuibile dal titolo ci troviamo di fronte ad una collezione di pezzi scoppiettanti e vitali, caratterizzati da quel mescolone di art punk, garage e indie rock tipico di questi ex ragazzi prodigio ora trapiantati a Berlino. Quà e là la proposta si fa più soft e melodica - il britpop di “Good Morning Berlin” e “Veronica Falls”, il college di “She Kissed Me (And It Felt Like A Hit”) - , ma mai noiosa o soporifera, ed Argos è davvero in forma smagliante, così come la new entry alla chitarra si dimostra perfettamente calato nella parte.

Il singolo/titletrack aspira ad entare di diritto nel club dei piccoli classici del gruppo, così come il divertente secondo estratto “Hospital!” (che descrive in maniera giocosa la lunga degenza di Argos in ospedale per un serio problema fisico).

Era da quell'ormai lontano disco d'esordio che gli Art Brut non suonavano così ispirati e graffianti. La produzione di Jim Moray (cantautore folk inglese di ormai lungo corso) ripulisce e resetta il sound della band al punto giusto, evitando l'errore fatto col sin troppo educato “It's A Bit Complicated” del 2006.

Un piacevole e sorprendente ritorno che, se proprio non riuscirà ad attirare nuovi fans, renderà felice il sempre nutrito seguito della band britannica.

Brano migliore: Good Morning Berlin

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