Tenendo conto del curriculum di Scott Weiland, il progetto Art Of Anarchy ha vissuto sotto l'ombra della stessa poca considerazione
da parte del cantante, che insieme ai fratelli Votta, a Ron Thal"Bumblefoot" e a John Moyer ha composto nell'ultimo anno di vita questo
omonimo album dallo stile Hard Rock/Heavy Metal non molto lontano dagli schemi dei Velvet Revolver(per rimanere in tema).
Davvero una bella fiammata, considerato il fatto che la voce del nostro, più la sezione ritmica e i riff dei misti Guns/Disturbed
sia decisamente un piatto riuscito.I pezzi che mi hanno più affascinato, e che ritengo anche delle ottime prove (ultime) di Scott sono Superstar e Grand Applause,
che mi hanno vagamente, VAGAMENTE ricordato Core (complice anche la cover raffigurante un albero alle spalle di una donna).
So di aver impostato il mio scritto sulla figura dell'ex frontman, che volete farci è amore, ma i musicisti sono di tutto rispetto e ripeto che la sezione ritmica
è fantastica.
Negli ultimi giorni ho letto che sarà Scott Stapp dei Creed la voce per i successivi album e tour.
Che aggiungere, tra STP, Magnificent Bastards, Velvet Revolver e Wildabouts, quell'uomo col megafono ha graffiato fino all'ultimo la superficie del rock n roll col suo
stile camaleontico.
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