Molti di voi ritengono gli Articolo 31 merdaccia mediatica buona solo per il Festivalbar oppure All Music, e, in parte,  avete ragione, ma nel 1993, anno in cui imperava il Grunge, due personaggi provenienti dall'interland milanese facevano uscire un album che ha dettato le basi dell'hip hop italiano (purtroppo con disastrosi risultati postumi).

Quando si parla di hip hop italiano vengono in mente gruppi come i minchiamerdosi Gemelli Diversi (pure gemelli vi ha fatto vostra madre? Esistono molti metodi contraccettivi oppure giocattoli che riproducono fedelmente il membro maschile di ogni forma e dimensione e la mamma poteva scegliere tra tante cose prima di mettervi al mondo cazzo...), Sottotono (maledetti bastardi, non aggiungo altro...), quel coglionazzo der Piotta (tanica di benza e fiammifero please), Fabbri Fibbra (che un pelino di rispetto lo merita anche se è uno sfigato impressionante) e altri cazzoni con i pantaloni sotto al taglio del culo, con magliette e canotte NBA e scarpe atletiche griffate costosissime (... Tanto io canto del disagio di una generazione, sono un disadattato e parlo di problemi adolescenziali di bbbestia cazzo... Ooooh ooh Mary... Ma vaffanculo te, tutti quelli come te, datevi la manina, in fila per due e non guardate quando attraversate la strada, mi raccomando, soprattutto in prossimità di tangenziali trafficate in orario di punta...).

Pochi ricordano Frankie Hi-Nrg o l'esordio di questi due ragazzi, J Ax e DJ Jad, provenienti dalla periferia di Milano, senza una lira, incazzati come scimmie urlatrici a cui brucia il deretano, davvero immersi in una realtà dove devi ogni giorno stare all'occhio per portare a casa il culo senza lividi o altro e per stare a galla in un mondo che la maggior parte degli occhi perbenisti si rifiuta di vedere... Ma esiste...

Ho recensito Jeff Buckley e Temple of the Dog, quindi mi prenderò merda a badilate ma:

1° ogni disco che mi è venuto in mente è stato oggetto almeno di due o più recensioni e non sapevo di che cippa di minchia parlare

2° non mi vergogno assolutamente di recensire questo disco perché due parole, in fondo, le merita e merita rispetto.

"Strade di Città" parte con l' "Intro" dove una radio si sintonizza su una voce femminile che spiega il significato del nome Articolo 31 "Articolo della costituzione Irlandese che sancisce la libertà di parola nei media".

"Strade di Città" parla della difficoltà della vita nel ghetto milanese, la voce di Ax è lenta, cadenzata, tagliente, scandisce al meglio le parole per far capire il disagio che si respira per le strade, lo schifo che si è costretti a vedere tutti i giorni, la voglia di evadere, ritagliarsi uno spazio pulito, lontano dalla solita merda. Alla sua si affianca la voce di Chief, altro M. C. bollito e incazzato come lui e i due alternano le strofe sotto un beat veramente ben mixato da DJ JAD.
"Fotti la Censura" è una chiara invettiva a tutto quello che viene bloccato dalla nostra beneamata televisione spazzatura perbenista e quello che ci viene propinato ogni giorno per lobotomizzarci il cervello (non se ne può più di Iva Zanicchi, Little Tony o i Cugini di Campagna... Cazzo i Cugini di Campagna!!!... E' assurdo che ancora oggi vengano invitati dappertutto a riproporre roba che era già merda all'epoca... Oppure i minchiamici di TransMaria Defilippide e DinoErre Costanziopoli (ma che Dio vi fulmini e vi faccia resuscitare su una spiaggia solitaria dove si sta per abbattere lo Tsunami del secolo, brutti sacchi di straconcime andato a male!)... Ma vi rendete conto di cosa cazzo ci tocca sorbirci nel 2007?). Il pezzo comunque ha una base splendida del nostro JAD che fa il suo gran lavoro ai piatti e Ax che impressiona per la velocità della sua dizione senza mai soccombere per mancanza di aria nei polmoni. Impessionante. Uno dei migliori dell'album.
"Cantico Errante di due DJ Notturni" è un saggio di quello che sa fare Jad, coadiuvato da DJ Wladimiro (cazzo di nome...) ai piatti, tre momenti di graffi che esaltano tutte le prorpietà di questi due pazzi e ne viene fuori una cosa sublime.
"Legge del Taglione" racconta uno stralcio di vita vissuta nel quartiere, dove uno viene malmenato da due tamarri alla fermata dell'autobus (mio caro Ax spero non sia stato tu, altrimenti ne hai prese proprio tante quel giorno...).
"Ti Sto Parlando" riprende i canoni, seppur un po' più lentamente, di "Fotti la censura" ma anche qui Ax stupisce per la moltitudine di parole in sequenza che riesce a rappare, il tutto è un'esortazione ad aprire le orecchie per quelli che proprio non vogliono ascoltare o si rifiutano di farlo.
"Dj Jad" è un omaggio di Ax al suo DJ, che, dietro ai piatti non ha rivali (Guardalo ascoltalo, è inconfondibile... Guardalo ascoltalo, è irriducibile... Guardalo ascoltalo, è inafferrabile... Dj Jad ai piatti!!). Jad fa la sua qui come in ogni pezzo e si rivela uno dei migliori del suo mestiere.
"Tocca qui" è il pezzo più commerciale, forse conosciuto dai più, dove Ax storpia le ultime parole di ogni frase per alterarne il vero senso e racconta l'incontro con una fighettina un po' snob, interessata a mostre di pittura, mentre alla fine il pennello che voleva era un altro. Buona idea, molto divertente.
"Solo per Te" è la traccia più bella del disco, un inno all'amore un po' particolare, con campionamenti di Jad di artisti quali Notorius B.I.G. e James Brown (Grande Jad!). Si parla della storia vissuta con qualcuno di veramente speciale, che non ritornerà forse più, con cui si è condivisa una parte, forse la più importante, della vita, con cui non è mai stati a disagio e che ti ha capito veramente ancor prima di parlare. Lode a come è stata messa in rima e alla base. Dedicata a tutte le canzoncine sole-cuore-amore.
"Questo è il Nostro Stile" esalta la tradizione italiana nel mondo e lo stile veramente unico di questi due sbarbati che con questo album volevano dire veramente qualcosa, ma con il tempo, i soldi, le case discografiche ecc., se lo sono pian piano dimenticato. Peccato.

La versione su CD presenta due brani aggiuntivi, "Pifferaio Magico", cazzata per molti, come l'album sicuramente, ma che con il testo, all'apparenza stupido, esorta ognuno di noi a pensare con la propria testa e come cazzo gli pare e piace e "Nato per Rappare" è un inno per tutti quelli che vogliono provare a mettere in musica il loro pensiero.

Concludo dicendo che sicuramente riceverò merda da tutte le parti per aver recensito un album degli Articolo 31, forza sono pronto! Ma, come ho detto, questo disco meritava almeno una citazione dopo aver letto la recensione di "Di Sana Pianta" di J Ax.

Non saranno i Beastie Boys, d'accordo, ma, con questo disco meritano un po' di rispetto.

J Ax: Vergognati brutto coglionazzo e ricordati che potevi far nascere qualcosa di serio in questo paese, invece sei diventato solo merdaccia buona da concimare i campi. Anche Jad ti ha mollato perché non ne poteva più di te, stronzo!

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