Ritengo assolutamente doveroso segnalare l'uscita di un CD che riunisce artisti delle provincie di Bergamo, Brescia, Milano e Cremona, il ricavato delle cui vendite viene devoluto all'Associazione Aiutiamo Renato di Rovetta (BG). Spiego subito di che si tratta. Renato Visinoni è un uomo che si è dovuto trovare a 47 anni senza mani e senza piedi a causa di un maledetto streptococco che due anni fa gli ha causato una setticemia, e da allora si muove e cammina grazie all'aiuto delle protesi.

Sentiamo cosa dice il Bepi, che è il principale artefice di questo  bel  CD:

"La storia di Renato potrebbe essere quella di ognuno di noi, di un nostro familiare o di un nostro amico. Di brutto c'è quel che è evidente a tutti: un uomo che a 47 anni si trova a ripartire da zero, senza gambe e senza braccia. Ma c'è anche qualcosa di positivo, c'è la gente del suo paese (Rovetta, in Val Seriana) e delle zone vicine che si unisce per aiutarlo, per quanto possibile, c'è il mezzo miracolo di tutti quelli che hanno reso questo CD possibile (artisti, tecnici e sponsor) regalandoci canzoni (molte delle quali inedite e alcune scritte appositamente per lui o per l'occasione), ore di lavoro e soldi... ma soprattutto c'è la voglia di vivere e di lottare di questo caparbio mio compaesano che, in meno di 12 mesi dalle terribili amputazioni, con l'aiuto delle protesi, già camminava! "Io so camminare" non a caso è anche il titolo di questo lavoro e, anche se la speranza è quella che il flusso possa essere ovviamente in entrambi i sensi, è la grande forza di Renato quella che arriva davvero a tutti noi. Noi che lottiamo con la nostra quotidianità e, giustamente, ci sembra a volte difficile, troppo difficile. Il confronto con un dramma probabilmente più grande dei nostri non può non aiutarci... perché se sorride lui lo possiamo fare anche noi".

Vediamo chi partecipa a questo CD perché il piatto è ricco e succulento.

Inizia Cristina Donà, probabilmente il nome più conosciuto del lotto. Ci regala una preziosa ed acustica cover di Tim Buckley, "Song To The Siren", con l'accompagnamento di Davide Covelli all'altra acustica.

Tra i suoi molteplici impegni, Alessandro Ducoli trova anche il tempo per regalare questo pezzo in dialetto gaì (per chi non lo sapesse , il linguaggio che i pastori della Val Camonica  usavano in tempo di dominazione austriaca per non far capire ai dominatori quello che dicevano). Il titolo del brano è "Curidùr".

Luciano Ravasio è uno dei principali autori di canzoni dialettali bergamasche moderne.  Qui ci fa ascoltare un pezzo  liberamente tratto dalla lettura di una poesia di Cristoforo Casirati detto Crica, "Purselì".

Non c'è bisogno di molti giri di parole per presentare i Lùf, grande folk band camuna. Il pezzo qui presente è tratto dall'album "Flel" e si intitola "Fùrtuna".

I Folkstone sono invece un gruppo bergamasco la cui musica è un folk-rock che si interseca con i suoni di cornamuse, bombarde ecittern medievali, flauti, arpa celtica. Hanno un successo che va ben oltre i confini regionali e qui si propongono con "Vortici scuri".

Poi c'è una delle realtà emergenti più interessanti nel panorama italiano. Atmosfere intimistiche e rock melodico per i Caponord e questo brano che si chiama "L'unico".

Stefano Galli è un chitarrista che suona uno strumentale tutto suo, dedicato alla figlia che si chiama "Cecilia".

Poi ci sono i nostri mitici Pa & Ansia con un brano composto appositamente per Renato, "L'uomo bionico".

C'è anche Robi Zonca, grande bluesman bergamasco che qui propone un pezzo dal suo ultimo CD "So Good", che si intitola "How Long".

Anche Dr. Faust & the Coffe House Brothers vengono dalla provincia di Bergamo e propongono un ottimo rock-blues che si chiama "Liberi".

Un personaggio curiosissimo è Lissander Brasca che scrive canzoni in un misto dialettale lombardo di sua personale elaborazione. Ascoltare "'Sa ta speravet de trovar" per credere.

Christian Ryder è stato collaboratore di Bepi per la stesura di alcuni pezzi dance dei Prismas come "Pirlies" o "Cò de goma". In questo caso ci propone, insieme a Daniele Murgia, con cui forma un duo chiamato Consenso, "Rinato" (altro pezzo ovviamente dedicato a Renato Visinoni).

Gli Italian Farmer sono un interessantissimo duo di rap in bresciano, con liriche pungenti e grande ritmo, qui accompagnati da Ettore Giuradei con "Un pezzo maturo".

Fraulein Rottenmeier è un'altra grande realtà emergente del bresciano in generale e della Val Camonica in particolare, qui c'è un pezzo dal loro album "Elettronica maccheronica", "Lacrime in tangenziale".

Anche Teo & le Veline Grasse sono uno dei gruppi del momento. Divertimento, anche un po' di trash nelle loro esibizioni live,ma anche tanta maturità nei testi come dimostra questa "Oggi va così".

Inutile spendersi in presentazioni per Charlie Cinelli, che qui recupera un suo vecchio pezzo folk "Come la Mèla".

Infine la canzone che intitola l'album, "Io so camminare". La interpretano Bepi & the Prismas, Christian Ryder, Max Marchesi e lo stesso Renato Visinoni, che qui si presta simpaticamente a cantare.

Leggiamo infine cosa racconta Renato della sua storia.

"Ciao. Mi chiamo Renato Visinoni. Sono nato ad Aarau in Svizzera il 14 maggio 1962 e sono cresciuto a Giubiasco (Svizzera) dove ho vissuto fino ai trent'anni. In seguito mi sono trasferito con i miei genitori a Rovetta (Bergamo) dove ho aperto un bar con mio fratello tredici anni fa, dopo avere esercitato varie professioni (venditore, salumiere, pizzaiolo) perché non riuscivo a trovare un impiego come elettrauto, il mestiere che avevo imparato quando ancora abitavo in Ticino. Trent'anni fa sono stato vittima di un gravissimo incidente stradale ed i medici dovettero asportarmi la milza a causa dell'estesa emorragia interna.  Ho comunque vissuto serenamente fino alla notte del 23 dicembre 2009. Ero con la mia compagna. Ricordo che stavamo preparando i biscotti in un clima di gioia quando mi sono sentito poco bene e la febbre ha iniziato a salire. Alla mattina del 24 dicembre ho chiamato la guardia medica che ha ritenuto non opportuno visitarmi. A suo parere si trattava di una semplice influenza. Dodici ore dopo ero già in coma, intubato ed in fin di vita all'ospedale. Diagnosi: choc settico. Un batterio, un banale streptococco si era intrufolato nel mio organismo causandomi una grave setticemia. Probabilmente avrei potuto evitare il tutto se fossi stato a conoscenza dell'esistenza di un vaccino preventivo per le persone senza milza, che riduce la possibilità di essere colpiti da questi batteri. Nessuno, purtroppo, me ne aveva mai parlato. Holottato tra la vita e la morte per molti giorni. I medici dissero ai miei cari che avevo pochissime speranze di sopravvivenza, eppure sono riuscito a superare il gravissimo stato. Ma ad un altissimp prezzo: ho dovuto dare il consenso per l'amputazione di mani e piedi perché necrotizzati. Ciò nonostante sono ancora al mondo e contento di esserci malgrado la grave menomazione che mi accompagnerà per il resto dei miei giorni. Sono felice di ciò che sono riuscito a fare sino ad ora, ma il percorso è ancora lungo. Devo imparare a gestire quattro protesi... Chi entra nel mondo protesico coi resta a vita: le protesi necessitano di revisioni e sostituzioni frequenti, Il tutto, ovviamente, ha dei costi elevati!!! La kia esistenza è totalmente stravolta, ma per assurdo, grazie a chi mi è vicino, mi ritengo ad essere fortunato ad essere ancora vivo! Questa è la mia storia. Nessuno sa cosa la vita può riservare, ma l'importante è trovare sempre la forza di lottare per avere un'esistenza dignitosa nonostante le difficoltà".

Sul retro di copertina del CD si trovano anche le coordinate bancarie per chi volesse fare delle donazioni spontanee.

Carico i commenti...  con calma