Avete mai sentito parlare degli Artrosis? Spero di sì, ma mi sa tanto che per molti questa sarà la prima volta che li si sentono nominare. Su internet, (su google ad esempio) non si trova nemmeno una recensione sul loro conto, sembrano non esistere, eppure in Polonia sono considerati il miglior gruppo Gothic Metal. Questa faccenda ha a che fare con le case discografiche, talvolta si firmano dei contratti con etichette che non distruibuiscono gli album in certe zone del pianeta e quindi non garantiscono il successo alle band. Peccato davvero, perchè secondo me gli Artrosis meritano di essere conosciuti.

Il cd l'ho acquistato usato solo perché un po' incuriosito, e senza sapere neanche io chi siano. Sinceramente al primo superficiale ascolto rimasi un po' deluso perché il loro stile mi apparse vago e poco definito, ma poi riascoltandolo più volte nel tempo, molto più attentamente, nel momento in cui mi sono accorto che le canzoni le cantavo pure io, l'ho analizzato bene. Ora lo giudico un album originale, lontano da ogni tipo di gothic metal ascoltato finora. La cantante è una donna e anch'essa come la voce dei Nightwish tende a "liricheggiare" ma in un contesto totalmente privo di epicità ed estremismo strumentale, bensì in una melodia delicata, vitrea e dolce. Il power è minimamente accennato e non c'è nessun carattere di "Melodic Speed", in compenso si tratta di un modesto e semplice stile gotico, con molte atmosfere mistiche. È tranquillo, notturno, atmosferico poetico ma non troppo simile ai Lacrimosa per una giuste dose di sonorità fredde e un po' grezze.

Le canzoni sono un po' più pesanti, proprio come quelle dei vecchi gruppi gotici, con molte sonorietà che ricordano le cattedrali, e la voce femminile richiama molto l'idea del lamento, della frustazione, del pianto. Insomma sembra un gothic all'origine, prima che il genere in questione venisse influenzato da tutte le altre categorie metal diverse. Per la melodia non arriverà mai ai livelli di "October Rust" dei Type O Negative e nemmeno ai Within Temptation per la tecnica, infatti il sistema compositivo della band puzza un po' di umile, ma la vera essenza del metallo (a livello classico) lo si sente sempre, sia nella batteria che nella chitarra, e la venatura melodica è data sia dal volteggiare di questa voce semi-lirica che dal suono fluido e particolare (quasi antico) delle tastiere.

A volte sembrano avere delle tendenze un po' asiatiche per la frequente ritmica di influenza "araba" o "egiziana". Consiglio in particolare l'ultima canzone: "Emerald Night"

Carico i commenti...  con calma