Recensire un disco dove il pianista si chiama Arturo Benedetti Michelangeli può somigliare a qualcuno che osa camminare con delle scarpe sporche di fango in una terra sacra. Una icona del pianismo moderno, che giustamente ha ricevuto quando ancora in vita il suo trono di oro massiccio nell'olimpo del pianoforte, accanto ai Rubinstein, Horowitz, Pollini, Richter, Ashkenazy, un "intoccabile" una volta tanto a ragione, e con tutti i meriti di esserlo.

In questo cd pubblicato dalla Apex, registrato a Torino nel 1963 facente parte dell'archivio Rai, Michelangeli sfodera la sua maniacale tecnica al servizio di alcune tra le pagine più belle per il pianoforte di Claude Debussy. Così scorrono alcune meraviglie sonore come "Images Set I", "Images Set II, "2 Preludes", e la celeberrima "Children's Corner". Tutto scorre in maniera limpida e sfavillante, il cd gira nel lettore e già siamo pronti ad inchinarci di fronte all'ennesima pagina che Michelangeli consegna ai posteri, se non fosse per un piccolo, insignificante, irrisorio particolare..

Nell'ultimo brano di "Children's Corner" e cioè "Golliwogg's cake-walk", Michelangeli aggiunge delle note inesistenti nella partitura di Claude Debussy! Tanto che ad un primo ascolto la sottoscritta non credeva alle sue orecchie, avendo suonato questo brano solo qualche migliaio di volte.. Come se niente fosse, il Vate, il Sommo, il Divino, aggiunge acciaccature e crome che deve avere sognato mentre era davanti al pianoforte, come rilevato anche da alcuni miei collleghi pianisti ai quali ho fatto ascoltare il brano che sono rimasti esterefatti e allibiti di fronte a un simile sacrilegio! E' sì, perchè una cosa è una rilettura, una trascrizione, una rielaborazione, un altra è aggiungere dei mordenti e delle semicrome che vanno a cambiare completamente quello che Debussy aveva scritto! Un episodio gravissimo e inqualificabile a maggior ragione perchè stiamo parlando di Debussy e di Arturo Benedetti Michelangeli, da oggi in poi diversi gradini sotto per quanto mi riguarda come rispetto e stima professionale. Per non parlare del fatto che al momento della registrazione nessuno dei collaboratori, fonici, e produttori del disco si siano accorti, partiture alla mano, che quelle sei, sette note, Debussy non le aveva mai scritte in vita sua! E questo la dice lunga sulla competenza e professionalità di chi dovrebbe verificare quello che un interprete suona ed esegue, come esistono i trascritori di bozze nei giornali o gli addetti alla lettura di un libro prima di andare in stampa, ma forse questo è chiedere troppo dimenticando di essere in un paese che si chiama Italia..

Come se non bastasse i curatori della copertina hanno sbagliato anche nello scrivere Childrens' Corner anzichè Children's Corner, e Golliwog's cakewalk invece di Golliwogg's cake-walk come nell'edizione originale di Debussy, e meno male che parliamo di un disco di musica classica..

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