L’altra sera il concerto degli As Friends Rust è stato un evento indimenticabile. Tutto esaurito il Wild at Heart di Berlino, ottima atmosfera post-hardcore, il solito caldo detestabile e 50 minuti di caos assoluto. Sarà perché un tempo la scena più intensa di Berlino era quella Punk, ma oggi certe serate “sbandate e entusiasmanti” possono essere vissute quasi solo nella scena hardcore-emo, che vanta un pubblico fedelissimo, multi-etnico e ormai maturo (età media 20-25). E gli As Friends Rust non sono mancati all’appello e non hanno tradito la grande attesa. Dieci brani superbi che combinano in modo impressionante la tradizione con il moderno, la velocità old-school con l’emozione e l’atmosfera dell’emocore, la rabbia con la gioia. Un mix esplosivo dello stile radicale degli Ignite e Civ con elementi Indie-rock di bande come i Rival Schools, Hot Water Music o Hundred Reason. Molto bravi i tre ragazzi agli strumenti, un po’ meno il nuovo cantante, da un lato per la mancanza dei cori e dall'altro perché non riesce a interpretare al meglio i fantastici cambi di voce di “Won”, l’ultimo e primo album (dopo numerosi Split, 7” e 8”). Dal primo all’ultimo pezzo la folla ha accompagnato i ritmi degli AFR con poghi e stage diving infiniti, talmente convulsi che ci ho messo un po’ per poter scattare le foto, anche perché l’elevato tasso di sudorazione generale mi appannava rigorosamente le lenti della Kodak. A voi la valutazione finale, ma non fatevi ingannare dall'apparenza, in questi casi vale: Foto annebbiata, concerto da ricordare ! Non a caso, dopo aver sudato litri d’acqua con noi a Berlino, follia della sorte proprio per la drammaticità opposta dell’acqua alta dovranno saltare l’attesissimo concerto di Praga. Un concerto come quello di Berlino ha il suo prezzo insomma, per farne uno così devi rinunciare almeno ai prossimi due. djd
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