Molti dicono sempre la stessa cosa: "Lo Stoner Doom è un genere poco innovativo"...Probabilmente lo sarà davvero, anche perché parecchi dischi, in effetti, si somigliano tra loro, ma questa sera ci troviamo davanti a qualcosa di diverso, non unico o irripetibile, ma almeno diverso. Asteroid. 3 ragazzi di Örebro, Svezia, che si cimentano da prima con un classico stoner doom bello ma simile...poi danno alle stampe l'omonimo: un bel lavoretto di stoner rock misto a blues con tanto di armonica e qualche raro sprazzo di tastiera, con belle canzoni che portano all'insieme un risultato buono.....ma nel 2010 i nostri tornano all'attacco e sfornano "II"...cosa posso dire? con questo disco si sono migliorati su tutti i fronti, nonostante l'assenza dell' armonica. Basta sentire l'iniziale "Garden" e si capisce subito il bello di questo disco: l'influenza blues è stata accentuata in maniera esponenziale, aggiungendo qualche minuscolo sprazzo di Prog qua e là regalandoci delle bellissime armonie, dei piccoli cambi di tempo in alcune canzoni, il tutto condito da fraseggi e riff perfetti che ti finiscono in testa marchiati a fuoco, assoli ispirati e tocchi di classe vecchia scuola come il crescendo di velocità alla fine di "Towers". Nell'insieme le canzoni sono parecchio variegate e arricchite da delle vocals perfette, ad opera del bassista leader Johannes Nilsson e del chitarrista Robin Hirse, con duetti e cori da far accapponare la pelle da quanto sono melodici..ma l'apice viene raggiunto con la terza canzone, "Karma": inizia pianissimo con qualche accordo, crescendo accompagnato dalla batteria, esplosione stoner e quel fottuto testo minimale ridotto a 5/6 righe contate che ti entra nel cervello e ci fai i cori..in 5 minuti e 35 la perfezione:
So I die with a smile upon my face.
And kiss the world goodbye.
With one last embrace.
I've opened all my 47 doors.
The rest my dear is all yours.
So I dieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee............
E per finire aggiungo il dettaglio finale di questo capolavoro...una cosa che da parecchie band è piuttosto sottovalutata....la copertina: sfondo notturno in cui campeggia un' enorme luna psichedelica gialla/arancione in cui sono impressi i volti dei 3 membri degli asteroid...perfetta. Tra l'altro la copertina si allaccia alla perfezione con le atmosfere del disco...e qui viene fuori un altro punto di forza del disco, l'atmosfera..di solito nei classici dischi Stoner Doom senti arie indefinite, correlate comunque ad atmosfere solitamente desertiche o comunque calde....con questo disco senti freddo! SENTI FREDDO! E' FANTASTICO!!
Io vi sfido. Andate nella pineta di Castel Fusano, una notte d' autunno/inverno, quella zona contornata da lampioni, vi sedete su una panchina, vi mettete i padiglioni e vi sparate nelle orecchie sto disco...io vi giuro, finirete su un altro pianeta!
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