Il "Master Of Puppets" del death metal, è così che definirei "Slaughter Of The Soul" degli At The Gates. E', assieme a "The Sound Of Perseverance" dei Death, il migliore album del genere. Con questo lavoro gli At The Gates entrano di diritto tra le più brave band death metal, assieme ai già citati Death, Morbid Angel, Suffocation e Entombed. Senza contare che è grazie al sound di quest'album se molte band esistono oggi (i Soilwork su tutti).
Andiamo ad analizzare il disco: già basterebbe l’accoppiata "Blinde By Fear"-"Slaughter Of The Soul" a dare un ottimo voto al cd. Posso dire che queste due tracce sono piene di tecnica sopraffina, di cattiveria, di arte, di velocità impressionanti e di una voce divina, ovvero quella di Thomas Lindberg, che possiede un timbro inconfondibile ed unico (splendido il suo "go!" all'inizio della title-track).
Pure i brani successivi sono dei puri gioelli: "Cold", "Under A Serpent Sun", l'acustica "Into The Dead Sky", la favolosa "Suicide Nation", "World Lies" e "Need": meno famosi delle prime tracce, ma non per questo meno belli.
Nell'edizione limitata del cd ci sono anche sei tracce, tra cui i demo di "Unto Others" e "Suicide Nation", tre cover, rispettivamente di Slayer ("Captor Of Sin"), di Slaughterlord ("Legion") e di No Security ("Bister Verklighet") e una inedita, "The Dying", tutte eseguite alla perfezione.
E' un peccato che, invece di pubblicare altri capolavori come questi, gli At The Gates si siano sciolti... Chi conosce la band, ma ripudia "Slaughter Of The Soul" e si ritiene un fan del death metal dovrebbe solo vergognarsi.
Inutile aggiungere altro: per chi si considera un vero metallaro l'acquisto di quest'album è obbligatorio, obbligatorio ed obbligatorio. Divino.
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