Mi incuriosì molto "New Discovery" degli Artension, e così decisi di indagare un pò di più su questo genere definito "Neoclassical Metal". A quanto ho fin'ora capito il neoclassical è un genere che si muove tra una fascia di classicità rock\hard rock e un spazio di melodic power, quindi consiste in una valanga di assoli sfrenati e circonscritti tra un suono classico e antico e uno melodico e progressivo.

Insomma un genere interessante e strano. Ma gli Artension meritavano, questi At Vance proprio no. Premetto che di loro non ho mai sentito nessun album se non questo che recensisco, e quindi non posso sapere se questa band si sia sempre comportata in questo modo, ma "Early Works Center" è un disco che a mio parere può piacere solo a chi ascolta eccezzionalmente rock\metal melodico, e chi di questo genere ha ascoltato solo band amatoriali.

Mi è capitato tra le mani per la curiosità, perchè guardando nei database metal mi accorgo che (cavolo!) questi qui dal 99 al 2005 hanno concepito ben 7 album, quindi + di uno all'anno. Non mi fermerò qui, e sicuramente mi procurerò anche qualche altro loro lavoro, questo che è datato 2001 mi ha un bel pò deluso. Il modo in cui inizia "Falling One by One" promette bene, perchè di tecnica la band sembra averne, bisogna poi vedere il modo in cui la usano e l'unica cosa che emerge meritevole dall'album sono sono gli assoli. La melodia sembra essere un pò forzata con degli improvvisi cambiamenti di sonorità che ti lasciano dubbioso gia dall'inizio sulla qualità del cd; questa prima canzone si aggiusta solo sul finale con il canto di una donna. Segue "Fortuneteller", che non introduce niente di interessante se non un tipico e scontatissimo ritornello angosciante. Continuo ad ascoltare l'album con la speranza di trovarne almeno una decente, e vengo un pò catturato da "You'll Survive" per il fatto che la canzone sia molto ancorata a uno spirito classico dell'hard\heavy e per il grande numero di assoli, un'altra "carina" è la movimentata rock "Kiss Of Death", ma se anche minimamente mi fossi ricreduto, ci pensa la canzone successiva ad ancorarmi i piedi a terra. "The Guide". E io non ci posso credere. Invito tutti gli interessati ad ascoltare\cercare\scaricare questa canzone, al fine esclusivo di verificarne la sua "orribiltà" e commentarmela, sembra una canzone pop anni 60, e di quelle sconosciute delle radio locali. Decisamente evitabile. Infatti parte poi "My One and Only" che non ha niente di metal, e neanche niente di rock, bensì pop al 100% e pure brutto, così come "Our Love", verso la fine del cd c'è n'è un'altra solo in chitarra acustica dal nome "Winter", che mi fà pensare "Ma che hanno inventato, il pop metal ???".
Queste due canzoni avrebbero dovuto reppresentare le ballate, tipiche nei cd metal melodici, e le atmosfere (fortunatamente) cambiano con la seguente "Tales Of Mystery". Questa canzone più o meno è indice dello spirito frivolo del sistema compositivo della band. Lo stile infatti è quasi privo di uno scheletro e di un'organizzazione compositiva, sembra essere tutto appoggiato in'aria, sembra quasi che la musica non faccia nemmeno di base alla voce. E dello stesso stampo sono anche "Out Of Reach"; nonostante tutto, con poca forza e poco dignità il disco sforzandosi al massimo è capace di regalarci "Burning My Heart", bella, ma bella in confronto alle altre. Infine, per concludere in bellezza l'album termina con altre tre ballate romantiche: "Tears Of Pain" , "Take My Heart" e "Desperado".

Molti chiederanno che senso ha recensire un album che non piace, io l'ho fatto per vedere se qualcuno che conosce gli At Vance sia capace di contraddirmi e di spiegarmi in cosa meritano. Fin'ora, penso che dopo tanti anni di esperienza metal, un'album più indecente di questo non l'ho mai sentito.

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