"Gli Atheist sfidano i morti"... Dopo ben 17 anni passati sotto terra hanno avuto la brillante idea di risalire e di dare una mazzata a Chuck Schuldiner, con un estremo bisogno di annunciare a tutti "i facemo il culo a tutti!!!".

Diciamo che stò Jupiter è la prova che stì Atheist  non sono passati a miglior vita... Non so' voi, ma io ho sempre fatto un ragionamento del tipo  "I Death in primis, Cynic per secondi e poi gli Atheist", non per qualcosa, ma l'Elements l'ho sempre sminuito parecchio rispetto a masters degli altri due! Be ora misà che devo cambiare versione.

A capitanare è Kelly Shaefer che ,seppur dopo 17 anni, ha mantenuto abbastanza bene il timbro indimenticabile dei primi lavori. Anche sé devo dire che è un po' diversa, assolutamente in positivo, ma diversa.  Chris Baker e Jonathan Thompson fanno da chitarre e l'ultimo dei quali anche il basso (mi spiace per Tony Choy). Alla batteria mostruosamente tecnica troviamo un certo Steve Flynn (voglio il suo indirizzo che gli mando un mazzo di fiori). Questi ultimi tre fanno parte tutt'oggi di un gruppetto recente sempre tecnica death metal: gli Gnostic.

Andiamo un po' sul tecnico: questo album è classificabile come un tecnical death metal con delle strutture estremamente progressive, ancora peggio di Elements. Sinceramente io lo accosto molto a "The Sound of Perseverance" (l'ultimo dei Death), certo, assolutamente non alla pari, ma molto vicino...

Fin dall'inizio ho pensato "Che balle 32 minuti!!! La canzone più lunga 4 minuti!!!" ma vi posso assicurare che me la sono ricreduta parecchio (perché io sono del filone alla Opeth :minimo minimo 10 minuti per ogni canzone).

Un'altra cosetta: dopo un paio di giorni che l'avevo iniziato ad ascoltare un mio amico mi chiede :

-"Uè com'è stò giupiter?"

-"Bha!" (perché lo dovevo ancora ben individualizzare)

-"Non è come te lo aspettavi...E ?" (nel senso negativo)

E aveva ragione! Nel senso che una formula tale mi era totalmente sfuggita dalla previsione... non me lo sarei mai aspettato una cosa del genere! Stratosferico!

La batteria è molto articolata ed è messa sicuramente in primo piano (molto simile agli ultimi Death), il resto è nella norma Atheist, mentre il basso bè devo dire che non è proprio eccellentissimo (come nel precedente) ma comunque usato in buone dosi. Spero vivamente che si rimettano sulla buona strada da oggi in poi.

Come ogni recensione cerco sempre di leggere i testi,....e questa volta l'ho fatto. Bhe devo dire che mi sono piaciuti anche dal punta di vista tematico, si possono trovare le più profonde e filosofiche e si possono trovare anche le più banali e divertenti:

"Second to Sun" si può tradurre con "secondo al sole", "secondo" può stare sia per "unità di tempo" che per "ordinamento"... Ma penso sia più logico sostenere la seconda, perché nel caso della prima la canzone dovrebbe durare un secondo. E in effetti Giove (Jupiter) come grandezza è seconda solo al sole, ma guarda un po' che caso. Comunque la canzone tratta di gente che crede più nel Sole (come divinità) rispetto a Dio... e perché? (qua mi vergogno a dirlo) perché "senza tutto il fuoco che emana il Sole non sopravvive nessuno".

"Fictitious Glide", letteralmente "Planata Fittizia" non l'ho capita bene, ma si tratta comunque di un decadimento sociale e spirituale di una determinata persona

"Fraudulent Cloth" letteralmente "Abito Fraudolento". In particolare "Cloth" è l'abito ecclesiastrico, quello che portano i parroci. Infatti la canzone denuncia (c'era da aspettarselo dagli Atheist) la pedofilia all'interno della chiesa. Ma comunque molto bravi.

"Live and Live Again" non l'ho capita bene neanche questa, ma individuo un approccio tra il vivere e l'industrializzazione, intesa come distruzione della natura.

"Faux King Christ" si traduce con "Cristo Re Falso", il "faux" è francese e non chiedetemi il perché. Non c'è bisogno di commenti, dovreste intuire di cosa parli, soprattutto dagli Atheist.

"Tortoise the Titan" "Tartaruga il Titano" probabilmente è la più divertente dell'album. Il brano prende il punta di vista ultra orgoglioso di una tartaruga e della sua filosofia sulla lentezza.Formidabile.

"When the Beast" anche questa è molto divertente. Racconta di un enorme leone che si atteggia e elenca tutte le sue ammirevoli doti fisiche. Veramente non sono sicuro che sia un leone, ma dalla presenza delle zampe e dalla prepotenza dell'animale penso sia proprio un leone,... magari uno dei due in copertina...

"Third Person" illustra uno stato di crescita spiritual. Dice che questa volta c'è stata un'attenzione migliore, un miglior assemblaggio, ecc. Inoltre c'è la seguente frase "7300 tramonti sono passati dall'ultima volta che abbiamo sfruttato quella fonte ". E così mi so' fatto un paio di calcoli e ho scoperto che 7300 giorni sono in realtà 20 anni. 20 anni fa era più o meno Novembre del 1990... "Unquestionable Presence" è uscito nel 91,... e "Elements" nel 93, quindi non funziona... magari con "Elements" ci stava perfetto ma doveva essere 2013... che disastro,... stì 20 mi stanno proprio sullo stinco... poi la fantomatica "terza persona" non la trovo da nessuna parte, peccato.

Questa più che una recensione è un manifesto propagandistico, il punteggio massimo sarà 2, ma che frega.

Quindi lasciatevi inebriare da questo SELVAGGIO JUPITER!!! Selvaggia come la lotta tra i due leoni in copertina (disegnata da un certo Eliran Kantor, che ha disegnato anche "The Formation of Damnation" dei Testament ,ecc). La voce scream che affoga in una pozza di sangue, canzone per canzone. Cambiamenti di tempo impossibili e ritmiche da un altro mondo!!!!!!! In cui "seguire il tempo" è un optional.

Per i vecchissimi fan degli Atheist c'è la possibilità che prendano questo Jupiter come "il colpo finale" per un gruppo moribondo... ma a me piace molto.

Ho detto tutto.

Spero che la recensione e soprattutto l'album vi piacciano.

Ci risentiamo tra... diciass-...20 e... 2017! Si 2017... ma almeno ho la certezza che sarà un buon album...

Carico i commenti...  con calma