Si parte fooorte, si continua fortissimo, si arriva non si sa dove. Uscita in poche copie nel settembre 1981 per la Happy Squid, è una delle compilation per eccellenza non solo per me.
Se penso che nell'81 avevo 13 anni, come mio figlio oggi, mi faccio tenerezza con quel naïf che mi accompagnava rispetto alla sinistre opportunità sbrodolate dal sistema oggigiorno, dove in famiglia al massimo si sentiva la radio e la mia pena era che nessuno pensasse minimamente ad avere un giradischi dentro casa per sentire i 33 giri. E questi già facevano 'sta musica...
Il degenerato, sotto forma della Warning Label, che ha ridato alle stampe nel 2005 in CD questa archeologia "from Southern California, Redondo beach mini-scene", aggiungendoci altrettante bonus track per gruppo e ancora l'intera Happy Squid Sampler EP, si guadagna una specialissima lapide per questo dissotterramento underground imprescindibile.
L'aria cazzona della patina punk dei pezzi si confà alla leggerezza acquisita nel cavalcare onde rock anomale che scorticano con registrazioni di fortuna la nostra epidermide. E lo spellamento provocato da questa abbronzatura è cinicamente cercato.
"Recording were made in garages, bathrooms, or parking structures, wherever a particular band felt most comfortable. Today these recordings sound just as trashy as ever, but the tunes rock!" (Vitus Matare).
Rovistare nella spazzatura, è quello il vero lavoro degli angeli.
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