Più di così non si può...la voce sciamanica, i ricordi crauti...il rock ufficialmente deceduto...

eccellente idea quella di distruggere il rock, bravo Johnny...meglio il giardinaggio, la briscola, le grigliate in riva al fiume, la contemplazione, il cinema all'aperto, il vino bianco frizzante...

poi ci siamo ricascati (col rock intendo)...e come mai?...

mancanza di fantasia...il santino/poster sempre al muro...anche se un muro immaginario...un muro santuario...

o, se vogliamo, il solito prontuario...

il solito prontuario della gioventù...

fine anche del punk, che come tutte le più belle cose visse solo un giorno come le rose...

e comunque fu favoloso limitare l'immagine pubblica tenendo solo il broncio e l'aria scazzata...i veri artisti devono sempre dar l'impressione di passar lì per caso...

in fondo Johnny voleva solo essere il cantante dei Can...o giocherellare con la misticheria della rifrangenza di una nota dub...(a proposito quella nota era forse quella su cui delirava il chitarrista Ash Ra Tempel?)

oh, la voce di Johnny in “Memories” spazza via ogni concorrenza...

è terribile...eccitante...spiritata...assurda...notturna...diurna...incazzata...

non ho idea del testo...non serve....quella voce è solo produttrice di suoni...

è folle comunicazione linguistica non verbale...o magari la lingua dei santi con la luna storta...o magari la luna di metallo, che è questo il metal box...

la musica di "memories" non si era mai sentita prima...pure i Can spariscono...e lo fan volentieri inchinandosi da lontano...

“Metal box” non si può ascoltare per intero...io non ci sono mai riuscito...

oggi “Memories”, domani “Swan lake”...e dopo domani pizza...

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