La Santeria Toscana ha la caratteriatica di trovarsi di fronte a uno.dei luoghi di Milano piu contradditori a livello sociale. Nell'arco di 50 metri e senza alcuna soluzione di continuità si erge il campus della Bocconi e in adiacenza si sviluppa uno dei centri di accoglienza piu vissuti ovvero la sede di Pane Quotidiano dove la coda che ogni mattina silenziosa e dignitosa al tempo stesso si dirige verso l'ingresso sembra chiedere a tutti di "fare la propria parte". Quella preghierà questa sera si trasformerà in un grido "I'll play my part" che è il bridge poi di Narrator pezzo ancora oggi iconico degli Squid, un urlo che a me personalmente ricorda "i miss you" degli Slint nel finale di Good Morning Captain. È assolutamente impressionante la solidita' della band di Ollie Judge raggiunta in soli due album. Se i pezzi di Bright Green Field, l'album di debutto si inserivano in quella scena chiamata post punk e che annovera Idles, Yard Act, Dry Cleaning, Shame, Black Country New Road, Monolith regala certi momenti assolutamente schizoidi per virare su giochi di elettronica propri dei Battles di John Stainer ("If You had seen the bull's swimming attempts you Would you stayed away") impreziositi da fantastici ed efficaci giochi di tromba, in ritmiche che strizzano l'occhio ai King Crimson di Indiscipline di Live in Mexico (li i batteristi pero' sono 3)
La.performance live è una ricerca continua, uno spaziare a 360 gradi dove l'irruenza della batteria incontra la leggerezza di movimenti jazz. Sono tutti polistrumentisti, si cambiano basso chitarra elettrica tra almeno tre componenti con una naturalezza incredibile. Non c'è il pezzo che emerge, c'è la completezza e l'eterogeneita' che era propria del post rock dei June of 44 , dei Tortoise e dei Don Caballero. Ci sono Swing , Undergrowth e a chiudere il set Blades tra i.pezzi di "Monolith" anticipata da Pamphlets. Una track list perfetta, armonizzata con grandissima maestria e generosità. All'uscita il pubblico più boomer (e ce ne sono.molti over 50) esce da buon feticista del vinile con entrambi i dischi, a testimonianza che comunque si voglia cercare sempre di racchiudere in un genere qualunque esperienza, talvolta c'è chi riesce sorprenderti ancora, capace di far un cocktail dove la new wave inglese dei New Order si mischia con la scena di Louisville. Concerto.assolutamente fantastico da 5 stelle

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