Se i La Femme fossero andati fino in fondo nella direzione in cui vanno pezzi come Sphynx, Tatiana e Mycose sarebbe potuto venire fuori un gran bel prodottino musicale per me. Un bell'antro sinistro in cui buttarci dentro i timpani e la mente. Ma è una conclusione a cui è troppo facile arrivare … mi sta sfuggendo certamente qualcosa.

I pezzi che ho citato sono stati messi assieme con ingredienti già presenti nella ricetta utilizzata per l’album precedente, Psycho Tropical Berlin : ritmica robotica crauta a volte immersa in un shoegaziano liquido amniotico, a volte sposata ad un’elettronica minimale punkeggiante, mentre si fa a meno del mood da cocktail bar e viene preferito un bel po’ di buio e perdizione. Il tutto abbinato ad una copertina dove campeggia una Samara Morgan con i capelli rossi ed una figa dietro la testa.

Si forse qualcosa di già sentito rispetto all’album precedente, qualcosa che ricorda The Horrors e Toy. Ma chissenefrega, a me piacciono da matti ste perle belle tetre.

Ed invece trovo una buona dose di pezzi che mi sanno di un Morricone post moderno (Es.: Le Vide Est Ton Nouveau Prénom, Où va le monde) ma neanche così tanto post moderno alla fine … mah!.

Ho percepito è un po’ di confusione.

Fossi in loro farei cantare sempre Clémence Quélennec, il suo timbro algido sintetico da ospedale psichiatrico ammanta il tutto di una soave spettralità. Il cantante maschio invece è solo un cantante francese e basta, che alle orecchie di un italiano non riesce a farsi perdonare per la sua francesità.

Un 3 al 4 per me, arrotondato a 4 per i pezzi citati all’inizio.

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