Il prossimo 13 Dicembre ricorre il quindicesimo anniversario della scomparsa di Chuck "Evil" Schuldiner, colpito da una devastante forma tumorale al cervello che lo ha ucciso a soli 34 anni. Lui è stato il fondatore e la mente dei Death. Se dovessi scegliere un solo disco da consegnare all'immortalità, in ambito Death Metal, non ho dubbi a riguardo da decenni: opterei per "Human" uscito nel 1991; un album che sapeva unire la cruda ferocia degli esordi ad un tasso tecnico senza precedenti dal punto di vista dell'estremismo musicale.
Lo voglio ricordare con una concerto di una band nata in suo onore; dovrò riesumare dal suo mortale sonno GenitalGrinder che tre anni orsono presenziò a quella indimenticabile serata.
Questo è il suo reportage: ed è tutto per voi.
"E’ una delle reunion, se di reunion si può parlare, più attese e discusse dell’anno per quanto concerne la musica estrema: si riformano i Death, con la formazione dell’album “Human”, per un tour tributo a quel genio musicale che reca il nome di Chuck Schuldiner.
La serata non comincia nel migliore dei modi: causa impegni lavorativi di un amico giungiamo a Romagnano Sesia poco prima delle 22; entriamo nel locale mentre gli Obscura stanno concludendo il loro concerto: ci saranno certamente altre occasione per rivedere i teutonici all’opera. Ma stasera sono qui solo ed esclusivamente per i Death To All.
Dopo aver issato in fondo al palco un fondale con lo storico logo dei Death, alle 22.45 sale sul palco il batterista Sean Reinert e partono le prime note percussive di “Flattening of Emotions”: non si poteva chiedere inizio migliore. Il suono non è eccelso forse a causa di un volume fin troppo elevato. Gli stessi Steve DiGiorgio e Paul Masvidal chiedono insistetemente una migliore regolazione dei volumi. Impressiona invece fin da subito la somiglianza a livello fisico del cantante Max Phelps che ha il difficile compito di sostituire una figura carismatica come quella di Chuck; compito che svolge in egregia maniera senza cercare di strafare.
I veri mattatori della serata sono però proprio Steve e Paul. Il primo alterna uno stranissimo basso a tre corde con uno a sei e ricerca costantemente il contatto con il pubblico più vicino al palco; Paul invece non sta un attimo fermo saltellando in lungo ed in largo per tutto il palco, riempendo l'angusto locale con una continua e micidiale cascate di note UltraHeavy. Vengono proposti brani da tutti i sette album composti da Chuck nella sua breve carriera, con particolare predilezione per “Human” dal quale vengono pescate ben cinque canzoni; il suono, dopo un inizio incerto, si fa sempre più potente e compatto e si susseguono a ritmo vertiginoso capolavori come “Leprosy”, “Suicide Machine”, “In Human Form”. Conclusa la strumentale “Cosmic Sea”, con un assolo devastante di Steve, c'è una breve pausa con proiezione di un filmato tributo che ripercorre la carriera musicale di Chuck: si avverte una forte emozione del numeroso pubblico presente e la mia mente ritorna indietro ai mesi di Ottobre del 1995 e del 1998 quando ebbi l’occasione di vedere i veri Death al Rainbow di Milano.
La commozione viene spazzata via dal ritorno dei nostri sul palco e si riparte con la veemente accoppiata “Zombie Ritual”/”Baptized in Blood” (tratte da "Scream Bloody Gore", primo seminale capitolo dei Death) che scatena un pogo selvaggio in prossimità del palco; logica la mia sentita partecipazione a tutto ciò. Durante l’esecuzione di “Crystal Mountain” cambio di batterista: sale on stage Hannes Grossmann degli Obscura che suona anche nella successiva “Spirit Crusher” cantata da un superlativo Steffen Kummerer, leader della medesima band.
Il concerto si conclude dopo circa un’ora e mezza con la terrificante “Pull The Plug” cantata all’unisono da una buona fetta del pubblico presente; foto di rito dei musicisti che ringraziano per la calorosa accoglienza e sotto scroscianti applausi cala il nero sipario".
Setlist:
Flattening of Emotions
Leprosy / Left to Die
Suicide Machine
In Human Form
Spiritual Healing / Within the Mind
Cosmic Sea
Intermission
Zombie Ritual / Baptized in Blood
Together as One
Crystal Mountain (Hannes Grossmann of Obscura on drums)
Spirit Crusher (Steffen Kummerer of Obscura)
Lack of Comprehension
Pull the Plug
Chiudo con una citazione di "Evil" Chuck: "Support music, not rumors". Rimarrà la sua Musica, in eterno...Welcome To Empty Words...
Ad Maiora.
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