C'era una "Volta" Bjork e ora ci sono le Audrey. Che esordio, ragazzi! Un quartetto femminile di affascinanti "girls" svedesi quello che vò a presentarvi. E il mio orgoglio femminile è in festa. Come si sa toccare noi gli strumenti e come gli si fa uscire la linfa, voi maschietti ve lo scordate (e riaccordatelo, no?) e speriamo che stavolta godiate davvero con le dita pruriginose di queste scandinave, maschietti smorfiosi, turbolenti, e spero turgidi.

Queste belloccione e talentuose vengono da Henan, uno sperduto villaggio sull'isola di Orust. Stavolta la Sardegna non c'entra, ma mi vien, lo stesso, da chiamarle le Orustane. Rebecca, Victoria, Emilie e Anna hanno stoffa da vendere e molte idee musicali nelle loro sinapsi settenotistiche. Belletti, rossetti mascara, ma anche plettri e spartiti nelle loro Gucci (si spera almeno.. e io son orgogliosamente di Firenze e ne difendo i Brand.. ovvia!). Piano, basso, violoncello, batteria, fiati e succose voci espressive. Due bionde e due more per accontentare tutti gli amanti dei cromatismi piliferi. Qualcosa nel loro "mood sonoro" evoca e ricorda l'inquieto tepore dei "Low" o le ambientazioni dei "Sigur Ros", giusto per far capire qual è stato il brodo primordiale o la "puppa" Euterpica" che le ha allattate, decretandone il loro approccio musicale o stile; almeno questo presumo ascoltandole.

Nove tracce di una gradevolezza diesissica (han un semitono in più... ma vi devo spiegare tutto?). Il primo brano "Mecklenburg" inizia con intarsi di piano molto Royksopp e vi trasporta, da subito, in un microcosmo sonoro mieloso, ma senza stuccare, in un sereno regno di sonorità pacifiche e meditative molto. E la voce, nell'abbrivo, d'acchito fa pensare all'elfo islandese Guomundsdottirrico. In "Wiews" una cavata piena e delicata d'archetto femminile, fa risuonare un violoncello gigione e contrappuntistico. La cantante semirappeggia o recita enfatica, dando sostanza al verbalizzato da peso specifico alto. In "Six Yields" chitarra e violoncello giocano a rimpiattino sul pentagramma. Che brava pure la batterista che, seppur leggermente scolastica, randella a dovere cassa, rullante e tom senza smagliature (e ci mancherebbe pure; son giovani e nel fulgore degli anni), sikkè!! Un bel fiato soffia nell'intro a "Treacherous Art" una sola nota tenuta e ripetuta. Sarà fare solo quello? In un battibaleno mi smentisce, Ravanellando con una variazione ottonata da perizia fiatata. In "Plain Pieces" ariborda!, il violoncello struscia note sofferte e requiemiche. Ma quanto mi piace a me stò strumento! Molte mie amiche preferiscono il sax e non ho mai capito perchè. Intanto gorgheggia disincantata e nonchalancica, una glottide vagamente Doloresica.

"Leaving/Letting go" immaginifica e con tessuto classico, apre varchi alle immagini che, in un profluvio, appaiono. Si chiude in bellezza con "Traverse" in un epilogo estatico; rarefatta e sublime resa musicale di una pace dei sensi e di una armonia in assenza di contrasti. Qui è bello proprio tutto; chitarra, voce e tutto il resto. Ero pronta a questo Apogeo sintatticomusicale che avvertivo strada facendo, evidentemente non baglionica. Questo è un brano che vi atTRAVERSa come un mantra da training autogeno: "IO SONO CALMA, SERENA, E RILASSATA". Che spettacolo! Che goduria": "Musica Fanciulla esangue / Regina de la melodia". Vi attrae la malinconia struggente?, lo spleen musicale? adorate il romanticismo suonato?, il "neo- prog"? ,siete assertori del post-rock? Allora questa "Struttura Visibile" anche agli abitanti di Praha, fa per voi. Vi eccitate ascoltando fonazioni di presunte vergini smaliziate? Recepite con favore dense tessiture deprimenti, ma stranamente vivifiche e corroboranti. La" lounge" e "l'ambient" non vi dispiacciono? E allora? Trovate un modo per procurarvi" Visible Forms" delle Audrey... e non ve ne pentirete!!

Avverto quei tre, quattro cretini che bazzicano questo sito che, appena vedranno la firma di una ragazza riscateneranno prevedibilmente i loro istinti bestiali, e putifèri pretestuosi, che a loro non mi degnerò di rispondere. Anzi gli spiattello, preventivamente, un aforisma o un distico, che dir si voglia: "Maschio represso/masturbati nel cesso!!!" Tutti i pacifici e gli obiettivi, tutti i sani alimentatori del dibattito e del mutuo scambio di opinioni, saranno graditi ospiti sù questa pagina e interlocutori apprezzati e stimolanti. Rebecca, Victoria, Emilie e Anna sono a vostra disposizione! e vi aspettano entusiaste! e Laurafiesolana anche, evidentemente.

"Senora, donde hay musica, no puede haber cosa mala" Cervantes, Don Chischiotte, parte seconda, cap 34.

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