Gli August Burns Red sono ormai da anni nel gotha del metalcore mondiale, una band inattaccabile artisticamente così come umanamente. Musicisti al limite del noioso nella loro professionalità e dall’approccio talmente easy coi fans da risultare quasi comuni mortali, pur non essendolo. Perché quando ti trovi dinnanzi a un lavoro come “Found In Far Away Places” (primo licenziato dal colosso Fearless Records) capisci come solo poche band riescano a evolversi ed evolvere un filone sonoro di disco in disco. E di produzioni la band della Pennsylvania ne ha pubblicate parecchie (ben sette, compreso un disco dal concept natalizio), toccando livelli che mai si pensava potessero essere superati in “Leveler” o “Messengers” pubblicato anni or sono. Ebbene con questo nuovo disco gli August Burns Red hanno rotto nuovamente gli schemi, lavorando principalmente su varietà e potenza. In “Found In Far Away Places” il quintetto sembra essersi divertito parecchio, sfornando miriadi di riff e offrendo una ampia scelta di soluzioni stilistiche che poco hanno a che fare con il metalcore. Stiamo parlando di un album dove contaminazioni folk, acustiche e post vanno a unirsi alla potenza consolidata dei loro breakdown e di un modo di intendere metal che loro e pochi altri nel genere core hanno nel proprio DNA. Sarà scontato dirlo ma ogni brani qui presente non è mai banale e quando si ha a che fare con un intermezzo country in “Majoring in the Minors”, nell’estrema capacità di risultare diretti in “Identity” e nel far passare in secondo piano la performance di Jeremy Mckinnon (frontman degli A Day To Remember) in “Ghosts” beh c’è poco altro da dire se non chapeau. Non stiamo certo parlando di una band seminale, ma di sicuro quanto fatto soprattutto da JB Brubaker alla chitarra è qualcosa di realmente sorprendente, una miriade di soluzioni e scenari che fanno capire quanto gli August siano di almeno una spanna sopra la concorrenza. A ottobre verranno in Europa per un tour che li vedrà dietro ai soli Asking Alexandria (scelta alquanto discutibile), ma che di sicuro regalerà ancor più godimento a chi è riuscito ad apprezzare un disco fantastico come “Found In Far Away Places”!

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