Se quello di Tim Lambesis di As I Die Lying voleva essere un disco fatto di luoghi comuni e stereotipi assortiti allora credo che la sua ipotesi iniziale abbia trovato perfetta attuazione pratica negli Austrian Death Machine, side project con cui il cantante, nonché produttore (e nel caso specifico impegnato a suonare tutti gli strumenti), sceglie di omaggiare colui che in origine nasceva come attore e che poi ha pensato bene (...) di diventare governatore della California e meglio noto come Arnold Schwarzenegger. Ma non procediamo oltre con commenti o considerazioni (che potrebbero anche diventare personali) e diciamo che le diciassette tracce desiderano essere metal nel modo più "ignorante" possibile e affidandosi a una scrittura, che si può tranquillamente definire semplice. Tra thrash metal e metal-core, con apparizioni di ospiti vari (tra gli altri prelevati da Killswitch Engage, Haste The Day e Daath) e ben poca sostanza creativa. Che Tim Lambesis si sia divertito un sacco a mettere in piedi il tutto non lo dubito (i pezzi sono stati composti in pochissimo tempo e questo la dice lunga...) e che ci sia una componente di ironia è un dato di fatto, basta leggere alcuni titoli ("All Of The Songs Sound The Same", "Not So Hidden Track" o "What It's Like To Be A Singer At Band Practice"), però scusatemi se mi permetto di dire che si tratta di un lavoro da trascurare, perché musicalmente irrilevante, e che doveva rimanere relegato alla stretta cerchia di parenti, amici e conoscenti e che invece ha trovato modo di andare ulteriormente a intasare un mercato, che non ha per nulla bisogno di incrementare i quantitativi di prodotti messi in circolazione.
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