"Basscad, EP" (Warp, 1994) rappresenta un evento piu unico che raro nella produzione targata Autechre: si tratta infatti dell'unico ep incentrato sul concetto di singolo, cioè un ep a scopi promozionali o arrotondativi, più tipico di sanguisugose culture pop e rock, contenente un brano - solitamente il piu accessibile o radiofonico - di un determinato album parallelo, con la presenza non rara di remix altrui dello stesso. Non accadrà più, e per fortuna aggiungo - tutti i futuri ep saranno infatti esclusivamente inediti solo in essi contenuti - , visto e considerato il risultato pessimo anche nei remix in quanto tali, il che non è proprio così scontato essendo gli addetti a quest'ultimi nomi non certo sprovveduti: Beaumont Hannant (vecchia gloria dei primi vagiti IDM), Seefel (qui rappresentati da Mark Clifford, veterano di Warp) e gli stessi Autechre, impegnati con tre re-edit, Tazmx, Basscadubmx, Bcdtmx, per un totale di cinque versioni, tutte inferiori all'original apparsa un anno prima su "Incunabula", quella bomba di ambient-techno futurista che rispondeva al nome di "Basscadet".

"Bcdtmx" ne riprende alcuni frammenti groovistici e i riff, elimina i bonghetti dell'intro, i ritmi meccanoidi e gli strati di pad alieni che a mio avviso erano proprio il punto forte di quel pezzo, velocizza il tutto e porta il brano su di un piano meno cerebrale, più neo-industriale, quasi ebm; si tratta di un rmx comunque onesto, ma che invecchia male rispetto alla tutt'oggi freschissima versione di "Incunabula". Stessa sorte tocca al "Beaumonthannanttwomx", davvero primordiale, privo di particolari spunti, fin troppo lineare e ripetitivo, nonchè troppo statico sullo stile primi Autechre, un rmx insomma che non aggiunge nulla e di cui non se ne sentiva il bisogno; addirittura fastidioso il "Seefelmx", un progetto che ho sempre ritenuto sopravvalutato e che qui si conferma per piattume e noia, in una riproposizione tra dub e ambient-techno che non brilla certo per originalità. Gli Autechre ritornano col "Basscadubmx" (vicinissimo all'originale - e forse per questo apice dell'ep - ma vagamente più dark e, appunto, dubbato) e "Tazmx" (tiepida revisione in chiave downtempo con reminescenze breaks e sintetizzazioni acid-analogiche, avvicinandosi ad alcune cose del progetto parallelo Gescom, ma con meno sperimentazione).

"Basscad,EP" oltre a fallire come singolo (essendo uscito un anno dopo l'album) fallisce anche come ep di remix, essendo questi banali ed approssimativi. Non una release memorabile, e credo siano stati i primi ad accorgersene.

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