Ma quante Band sono finite nel dimenticatoio? Tante purtroppo e una di queste furono senz'altro gli Autograph, band Glam Metal originaria di Los Angeles formatasi nel 1983 e alla quale sono molto affezionato.
Più che recensire l'album sarebbe doveroso discutere sui particolari che caratterizzarono questo gruppo: il quintetto esordì in un tour da spalla ai Van Halen e, grazie a questo, riuscì ad ottenere un contratto con la RCA Records. Il gruppo aveva sonorità tipiche dei Def Leppard, Bon Jovi e Van Halen. Una particolare nota di merito va a uno che, secondo me, fu uno dei più grandi chitarristi della storia del Metal: sto parlando di Steve Lynch che grazie alla sua tecnica del tapping a otto dita riusciva a raggiungere vette inesplorate con la chitarra. Nonostante questo fu molto sottovalutato, ma la band riuscì comunque farsi valere e a farsi conoscere grazie a un famoso brano dal titolo "Turn Up The Radio" contenuta nell'LP "Sign in Please".
Ma l'album al quale sono particolarmente legato è il successivo "That's The Stuff" del '85 contenente traccie veramente straordinarie come la title-track "That's The Stuff", "Blondes In Black Cars" e "Crazy World". Ma l'elogio più grande va al pezzo strumentale "Hammerhead", dove in 1:38 da ascoltare tutti d'un fiato, Steve Lynch esegue un tapping a otto dita che lo poteva far diventare una leggenda vivente, anche se purtroppo così non è stato.
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