Uscito insieme a "The Wicked Symphony", questo "Angel Of Babylon" è il quinto album in studio della band Avantasia, una creatura nata dalla mente del leader degli Edguy, Tobias Sammet. Ancora una volta, come pianemente da tradizione, molti sono gli artisti metal che partecipano come guest star al lavoro: Michael Kiske, Jorn Lande, Russell Allen e Jon Oliva solo per citare i più conosciuti.

"Angel Of Babylon", sebbene debba essere considerato come un album a se stante risulta comunque collegato a "The Wicked Symphony", riprendendo da esso alcune melodie catchy e quell'andamento rock di cui gli Avantasia sembrano ormai essersi appropiati pienamente. Lo stile rimane comunque quello che tanto successo a portato in passato alla band tedesca.

L'iniziale "Stargazers", in cui prestano la voce Kiske, Allen e Lande, apre alla grande l'album, attraverso nove minuti di sano power metal melodico, aggressivo e coinvolgente. Gli Avantasia mostrano i denti e la fanno con cognizione di causa, mentre la successiva "Angel of Babylon", nonostante un buon refrain non aggiunge assolutamente nulla alla discografia della band. Allo stesso modo possiamo tralasciare "Your Love Is Evil" e ammirare invece in tutta la sua "comica bellezza" "Death Is Just A Feeling", stupendo pezzo power/heavy costruito su un motivetto estremamente piacevole, che Jon Oliva fa suo con grande maestria. Uno degli highlights dei due album. Da quì in poi iniziano di nuovo le song "buone ma..." cioè quegli esempi di come delle buone idee si disperdono a causa di una struttura e di un'atmosfera tipicamente riciclata. Da citare la dolce ballad "Blowing Out The Flame", l'hard rock scoppiettante di "Alone I Remember" (splendido l'inizio) e la conclusiva mielosa ma accettabile "Journey To Arcadia".

In definitiva "Angel Of Babylon" risulta come un lavoro buono, che però si perde nella mediocrità, peccato a cui ormai sembrano indirizzate tutte le band di power odierno.

Dopo lo sfolgorante inizio dei due "Metal opera" gli Avantasia non sono più riusciti a toccare quei livelli di freschezza compositiva e personalità, adagiandosi su soluzioni certamente non scadenti ma perlopiù viste e riviste. I leggeri segnali di risveglio che si erano avuti con "The Wicked Symphony", tornano quì ad essere annegati nel torpore sempre più globale di un genere in decadenza.

1. "Stargazers" (9:32)
2. "Angel Of Babylon" (5:28)
3. "Your Love Is Evil" (3:52)
4. "Death Is Just A Feeling" (5:23)
5. "Rat Race" (4:10)
6. "Down In The Dark" (4:23)
7. "Blowing Out The Flame" (4:54)
8. "Symphony Of Life" (4:30)
9. "Alone I Remember" (4:48)
10. "Promised Land" (4:46)
11. "Journey To Arcadia" (7:17)


  • 19Lunghezze
    14 nov 10
    Recensione: Opera:
    Andate nelle Recensioni DeCasi vedete le mie splendire tre recensioni: ci sono Abbey Road, Fronte del Palco e Ogni Maledetta Domenica di Oliver Stone occorrete!
  • ilfreddo
    14 nov 10
    Recensione: Opera:
    Preferisco questo a The Wicked Symphony, ma il concetto rimane il medesimo. Rece un po' scontata
  • Ahura Mazda
    14 nov 10
    Recensione: Opera:
    meno male che in sto sito di accattoni miserabili c'è ancora qualche recensione decente...
  • Bankotsu
    14 nov 10
    Recensione: Opera:
    Meriterebbe 5 solo per quel capolavoro di Death is Just a Feeling...
    In ogni caso, gran bella rece.
    L'unica cosa su cui non sono d'accordo è il commento alla title track... Per me è proprio un bel pezzo, e il refrain è tutto tranne che scontato
  • Hellring
    14 nov 10
    Recensione: Opera:
    bank@l'unica cosa che mi piace della titletrack è proprio il refrain, per il resto lo trovo un pezzo abbastanza anonimo
  • Rage
    14 nov 10
    Recensione: Opera:
    Ribadisco quanto detto nell'altra tua recensione, ovvero di questo doppio album Wicked Symphony / angel of Babylon il pezzo migliore è Death is just a feeling, con quel geniale coretto di gagni in sottofondo. Notevole anche Stargazers ma per il resto l'album manca di ispirazione e incisività, dunque giustamente si trova un gradino sotto il suo amico.

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