Dopo aver recensito due geni della musica dal calibro di Pino Scotto e Lenny Kravitz... mi trovo a recensire un disco che pur non essendo un capolavoro, lo trovo comunque un buon lavoro di un' artista che si sta facendo strada nel rock canadese, erede dei Rush e della scuola canadese... la nostra rocker preferita torna sulle scene con questo '' Goodbye to lullaby '' che è a mio modesto parere superiore al mediocre e commerciale disco precedente.
Il disco si apre con '' Black Star '' che a mio avviso è la traccia più debole del disco(quindi per tutti coloro che ascolteranno questa traccia e rimarranno delusi dal testo e dalla melodia... vi consiglio di proseguire l' ascolto del lavoro).
Il lavoro va avanti con '' What the hell '' che a differenza della prima traccia... questa ti lascia divertito ed emozionato sin dal primo ascolto, un pezzo rock senza fronzoli dove l' artista si dimostra cresciuta rispetto alle canzoni precedenti e ci fà anche capire come noi dovremmo affrontare la vita.
Divertente ma senza picchi esagerati è '' Smile '' ovvero un pezzo che ricorda vagamente '' Hot '' del precedente album ma questa volta la melodia sembra più curata e più raffinata e la voce di Avril sembra migliore rispetto ai pezzi fatti finora.
Abbastanza deludente invece è '' Push '' che nonostante sia un pezzo abbastanza orecchiabile e rock non ha quell' arrangiamento e quella melodia che te lo farebbero ascoltare anche 2 o 3 volte.
'' Wish You Were Here '' è invece il pezzo migliore dell' intero disco e mi è piaciuto il fatto che Avril l' abbia lanciato come singolo e a dargli punti in più e anche il fatto che il titolo è del tutto alla celebrissima canzone dei Pink Floyd(band che adoro e presto farò una recensione anche su di loro).
Il disco è fatto anche di diversi pezzi strumentali che trovo abbastanza deboli ma comunque ascoltabili.
Il disco non è un capolavoro ma non è neanche da buttare, Avril Lavigne non è di certo Janis Joplin ma non è neanche Shakira, ricordate che non tutto quello che va per la maggiore fà schifo e la Ramona fà sicuramente parte della parte della musica commerciale salvabile.
Voto: 3.5
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