L'ex Weapon Joey Gaydos (non quello jr.), chitarristone blues metal legendario nella scena di Detroit, una mattina si sveglia, indossa jeans malamente tagliati all'altezza del pube, zoccoli di legno, una camicia long sleeve a quadrettoni con le maniche tagliate e un cappellone di paglia. Si fa un sorso di birra e va a mettersi sulla sedia a dondolo in legno. È il terrazzino della sua villetta. Secondo me lì, con una parabolica sega mentale, concepisce questo disco che fa poi mettere in riga dalla sua band AZ.U.R.. Striglia per benino Tommy Farless, il suo vocalist, con l'unico avvertimento del caso: "Vieni a registrare depresso e incazzato, altrimenti ti deprimo io".
Per me esistono due categorie di hard rock. Il primo è quello serio, nobile e di alto rango e bla bla bla. Il secondo è quello che mi affascina di più (badate bene non sto parlando di glam, è completamente escluso da questa categorizzazione). Si tratta di quell'hard rock sudicio, fatto con spirito punk, distruttivo per vocazione e squallido per natura. È quell'hard rock berciato da una voce sputacchiante e robusta, che potrebbe fare da colonna sonora alle avventure di un detective di serial Z fallito, ad uno di quelli malfamati e malpagati in stile fallito Pulp di Bukowsky. È un hard rock che se ne infischia di ricercare la nota virtuosa, anzi, spernacchia e sfancula le produzioni classiche perché è nato proprio nel bel mezzo degli U.S.A. più pieni di ferraglia e grattacieli,ottusi e forse un po' conservatori. Non riesce a fare punk perché sa suonare solo quello, quasi fosse uno strumento di identificazione e sociale e di difesa nei confronti di chi viene da fuori. Questo è un hard rock violento e partorito da una condizione di naja perenne, un hard rock di un posto dove non succede mai un cazzo. "Live fast, die young" canta Farless nell'opener "Son Of A Rock N' Roll", la danza del ciccione tutto colato di birra che sogna ad occhi aperti mentre attorno non cambia nulla. A cambiare totalmente è solo il suo stato mentale. Degrada.
Una incazzatura scazzottante che prosegue nella più misurata "Love And Temptation". Mi sembra che la canti Hulk Hogan dopo che s'è fumato tutti i soldi. Questo è uno schifoso hard rock anni 80 statunitense come l'Empire State Building. Ci sono anche gli effetti da telefilm più low profile, una specie di Miami Vice dei poveri. I Led Zeppelin pare che non siano mai esistiti quando ascolti "Talkin' Dirty", inno del Michigan malavitoso. "I Don't Need No Doctor". E chi te lo imporrebbe mai il dottore se me lo canti così. Bastardo, ci tengo alla cotenna. Questo disco fa anche "Crack", canzone per la puttana a cui imponi lo strip tease prima di scopare. Blues che striscia per terra. E per terra c'è tanta pipì secca. "2x9" inizia con "C'mon baby". Cazzi della baby ballare in pista questo rock n'roll assolutamente rock. E anche roll. "Joey's Lullaby", la ballad per uno che sembra stia a rimpiangere il figlio morto e mai troppo calcolato in vita. È il lato umano della bestia e per questo mi piace moltissimo. Logicamente, la bestia non parla. "Way 2 Cool". Oddio rockazzo spumeggiante e da parata porta gli AZ.U.R. ad un livello di presentabilità che non pensavo. "Takeout Man" è un altro rock n'roll sguaiato e da evitare di ballare. Per questo in pista ci starei di brutto a simulare le mazzate da dare alla batteria. "Take Me As I Am". Sticazzi, ti chiedono pure di prenderli per come sono. Stradaioli quanto basta e southern emigrati al nord degli states. Il canto di chi sta lì dove non vuole stare, ma la mattina deve andare in fabbrica. "Doin It The Hard Way" è quella song che sicuramente c'è quando stai sfatto col capo chino al bancone del pub e due metri più in là c'è quella che prova a rimorchiarti con lo sguardo e tu...le spacchi il bicchiere in faccia. "Coalmine Blues". E che te lo dico a fare?
Se pensate di essere dei bastardi figli di puttana, sfigati, potenzialmente psicotici e se ritenere di avere una forte tendenza all'omicidio di massa a mani nude, fatevi questo putridissimo disco di hard rock senza cazzi per la testa e senza virtù. Rock Like Pigs. Sput!
P.S. - logicamente anno delle meraviglie 1990.
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