"Le donne sono una continua istigazione al rischio, all'audacia"... Opulente, coatte, raffinate, sporche, tènere, regali, fedeli, sincere, decise, feroci, vive... Nonostante tutto vive!
E la violenza estrema, pura, la potevano fare sentire solo delle donne, donne che sanguinano spontaneamente con quella mestruazione che manda in cappella i maschietti di una ferita non provocata, con quel flusso denso, quello di un ciclo forte, quello coi pezzi di ovuli insanguinati di nero. Kat! Lory! Maureen!... danzate leggiadre alla luce del plenilunio e fecondate la terra col mestruo sacro che cola spietato!
Non c'è più vergogna, non si aspetta passivi la violenza, si è pronti con un impatto definitivo nel depensamento dell'atto, al contrario di tanti dischetti costruiti su riffs paraculi di colleghi con le palle che gli servono solo da soprammobile.
Esaltante nella sua imprevedibilità perché non c'è premeditazione, c'è solo l'immediato: "le streghe son tornate!"
Che apoteosi, che apoteosi... ti fa lacrimare di una gioia maledetta che sopravvive allo stupro della vita: "e tu partorirai nel dolore!"
E un pezzo come "Mother" libera il silenzio delle violenze subìte e ti strappa i testicoli per cucinarli come se fossero due uova al tegamino, questa è la grinta di chi ha avuto solo sputi in faccia dalla vita.
GIÙ LE MANI DALLA NOSTRA VITA! SISTEEERRRRRRR!!!!!!!
Sogni d'oro, orgogliose sorelle.
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