Quando si parla di Bad Religion non si puo dimenticare il valore che hanno avuto all'interno della scena punk/hardcore sia per il livello delle composizioni e sia per l'influenza che hanno avuto sulle future generazioni, a livello concettuale e musicale si possono collocare come degni eredi ed epigoni di invettive politico/sociali come a loro tempo proponevano i vari Dead Kennedys, Crass e GBH; dal punto di vista musicale crearono la corrente più melodica dell'hardcore ma non per questo meno dura e veloce di altre band dell'epoca. Anzi i Bad Religion esasperarono ancora di più il concetto di velocità, una musica che arrivava dritto al nocciolo della questione senza troppi giri di parole, testimoniando e portando in alto la bandiera dell'hardcore senza compromessi.
Oggi purtroppo quasi del tutto svanito, band nate nel sottobosco ora invece vedono le proprie foto campeggiare su riviste del settore e non, e spesso non certo per il loro valore musicale.
Ma veniamo a questo No Control, è universalmente riconosciuto come il loro capolavoro, anno di grazia 1989, quest'album è composto da pezzi indimenticabili e indimenticati per ogni vero punk rocker che si rispetti. Anzi sentendo i titoli a qualcuno di questi potrebbe scendere ancora una lacrimuccia: "You", "Automatic Man", "Sometimes I Feel Like", "Henchman" e la stupenda "I Want To Conquer The World" uniscono rabbia e nichilismo, ad una vena melodica e compositiva veramente impressionanti; impossibile stare fermi e non urlare di rabbia di fronte a questi inni senza tempo; Hardcore Punk Rock'n'Roll suonato alla velocità della luce, mai un calo di tensione, mai un rallentamento.
Solo hardcore suonato con le palle e con lo spirito di chi, a quell'epoca, credeva fermamente in certi valori.
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