Gli anni sessanta, musicalmente parlando, non mi hanno mai attratto piú di tanto. Ho sempre preferito le sofisticazioni tipiche del prog dei settanta e l´ereditá che lasciarono nei decenni successivi, anche indirettamente attraverso la loro destrutturazione verso forme meno complesse.

Certo che se invece di rock parliamo di musica jazz, il nostro scenario cambia totalmente, come cambia se volgiamo lo sguardo verso la musica brasiliana.

Verso la fine degli anni cinquanta, naque la bossanova. La data scelta coincide con la pubblicazione di "Chega de Saudade", scritta da Tom Jobim e Vinicius De Moraes e interpretata da João Gilberto.

Curioso é che per i critici, la fine del movimento stesso é decretata nel '65, con il primo festival di musica popolare brasileira, vinto da Elis Regina con "Arrastão" composta da Edu Lobo e dal proprio Vinicius.

"Nasce" cosí la MPB o musica popolare brasileira che comincia la sua traiettoria verso un pubblico piú vasto, incastonando nella matrice bossanovista e nelle musiche tradizionali (come il samba), dei tasselli estratti da altre influenze musicali, raggiungendone l´apice di questa tendenza nella fase tropicalista di fine anni sessanta.

Quando si parla di bossanova, i personaggi che vengono subito in mente sono sempre Jobim e Gilberto. Non possiamo peró dimenticare che Vinicius é un personaggio chiave.

Se infatti i primi due si sono trascinati dietro lo spirito della bossanova per il resto della loro carriera, Vinicius lo esorcizza rinnovando, grazie anche al suo ecclettismo che lo vede impegnato su vari fronti artistici fra i quali il giornalismo e la drammaturgia.

Insomma, gli anni sessanta, sono in Brasile di una ricchezza sorprendente anche perché se la bossanova é riuscita ad influenzare il jazz americano, quella freschezza e libertá strumentale tipiche del jazz entrarono pesantemente in una nicchia di musicisti brasiliani. Ma di questo parleremo in un altra occasione.

"Os Afro-Sambas", esce nel '66, un anno dopo "Arrastão". Vinicius rimase affascinato dalla musicalitá afro-brasileira nelle sue manifestazioni piú ancestrali; nel Candomblé, la piú diffusa religione africana, nel samba di roda e nella capoeira. Cosí, dopo una accurata ricerca in territorio baiano, che piú di ogni altro ha saputo mantenere viva la cultura africana, Vinicius e Baden, mettono insieme tutto il materiale raccolto e lo fondono con maestria alla loro bossanova. Per la prima volta si sente il battito degli atabaques accompagnare il suono del flauto, l´agogó scandire il tempo per la chitarra, egregiamente suonata da Baden Powell.

Sicuramente Vinicius e Baden, hanno voluto rendere omaggio alla tradizione afro-brasileira senza la quale la bossanova non sarebbe mai esistita e non avrebbe potuto cosí deliziare i salotti della borghesia carioca, aiutando un poco la societá brasileira a volgere lo sguardo alla cultura afro-brasilera perseguita e ghettizzata.

Un album che appropriandosi di questa ancestralitá, rimarrá sempre attuale. Un lavoro carico di emozione, tecnicamente ineccepibile, riccamente arrangiato e registrato volutamente in modo semplice, rustico, a voler cosí mantenere quella spontaneitá dei luoghi dove le manifestazioni afro-brasiliane si svolgono. Baden Powell si sente perfettamente a suo agio, lui che é abituato ad unire il classico con il popolare e Vinicius che cerca un registro piú basso per la sua voce, mormorando le sue parole quasi in tono di supplica

 

"Queste antenne che Baden ha posto in direzione a Bahia e di conseguenza verso l´Africa, gli hanno permesso di realizzare un nuovo sincretismo: "cariochizzare" dentro lo spirito della samba moderna, il candomblé afro brasileiro dandogli allo stesso tempo una dimensione piú universale (...) mai i temi del popolo negro del candomblé sono stati trattati con tanta bellezza, profonditá e ricchezza ritmica (...) questa é senza dubbio la nuova musica brasiliana, pronta a soppiantare la mediocritá musicale nella quale il mondo é imprigionato. E non lo dico con la prensuzione di essere l´autore dei testi, lo dico in considerazione della loro straordinaria qualitá artistica, della misteriosa storia che li circonda: una tale magia che non si riesce a sottrarsi alla loro seduzione, senza partire nella direzione del loro tragico appello." Vinicius De Moraes

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