A metà degli anni '90, oltre ai Cradle Of Filth, dalla terra d'albione conobbi altre due bands simili, o per lo meno riconducibili ad un certo tipo di black metal sinfonico. Gli Hecate Enthroned, estremamente vicini a tematiche vampiresche e intrecci di chitarra alla C.o.F., e i Bal-Sagoth. Aggiungerei gloriosi BAL-SAGOTH. Perché più di tutti hanno saputo coniugare sferzate black/thrash ad un'epica/estetica davvero unica.

L'album in questione, ma sarebbero da citare tutti, è "Battle Magic", ossia il terzo full-length. Edito dalla Cacophonous (prima etichetta dei già citati e sopravvalutati Cradle of Filth) nel 1998 con l'intro "Battle Magic" si ha la sensazione di precipitare in un mondo fiabesco, ai confini tra la musica fantasy di un probabile Signore degli Anelli e un'epica sincera e "felice" di certi Iron Maiden prima maniera. "Naked Steel (the warrior's saga)" apre invece le danze metalliche. Tastieroni synth di orchestra operano assieme a chitarre heavy dipingendo un mondo surreale e originale. La voce di "Lord" Byron Roberts, a tratti narrante, straborda di visioni, ammonimenti e teatrale passione per un mondo fatto d'onore perduto, draghi, spadoni e armature. Si fa screaming, growl, e cattura per la sua imponenza. Ma il vero punto di forza del progetto Bal-Sagoth sono le melodie. Jonny Maudling è il tastierista. Uno straordinario tessitore di note che hanno il potere di innalzare l'ascoltatore oltre il cielo, oltre le nuvole, tra i sogni... e farlo sedere tra gli DEI immortali. Mai musica epica/fantasy ha avuto, almeno secondo il sottoscritto, un tale potere evocativo. Il disco è un continuo rimando al passato, anche MEDITERRANEO, con repentini cambi di tempo, di registro vocale, incursioni progressive, jazz, e chi più ne ha più ne metta. E' incredibile la varietà e vastità di fluido musicale che riescono a mescere dai loro strumenti in ogni disco.

Un'altra caratteristica curiosa e interessante, per chi è particolarmente ferrato con l'inglese, sono le liriche e la lunghezza dei titoli delle canzoni. Ascoltate "The Dark Liege Of Chaos Is Unleashed At The Ensorcelled Shrine Of A'zura-Kai (The Splendour Of A Thousand Swords Gleaming Beneath The Blazon Of The Hyperborean Empire Part: II)" per intenderci. Un viaggio assoluto con una band che ha fatto dell'originalità d'espressione, e sono poche e rare vedi Enslaved per esempio, uno dei suoi punti di forza. E veniamo alle dolenti note. Proprio perché estremamente lontani dal cerchio dell'individuazione musicale, perché alla fine i Bal-Sagoth sono un po' di tutto (epic, black, thrash, fantasy, prog,) e niente, la band non ha ricevuto gli onori che gli spettano.

L'ultimo splendido album "The Chthonic Chronicles" risale al 2006. Sicuramente la penosa situazione discografica/donwload piratesco, farà sfiorire (o ne rallenterà la genesi) di nuove produzioni che, a mio dire, svuotano il panorama metal di una risorsa musicale eccellente. Dovremmo prenderci molta più cura di diversità musicali come queste, che altro non sono che generatrici riguardo ad una scena musicale sterile sotto ogni punto di vista. Glorio, gloria, gloria, God Save the Bal-Sagoth!     

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