Da un po' di tempo qualcuno rosicchiava i miei quaderni di poesie. E in che modo poi!! Ogni volta mancava un verso e la volta dopo il successivo. Fino a che tutta la poesia era completata. Sembrava opera dei denti di un topino.

Misi così un pezzo di formaggio nel cassetto. Il formaggio sparì e il verso pure.

Da allora scrivo sempre in due quaderni, che annoverare un topino tra i propri ammiratori non è da tutti.

Ma non crediate che i topini apprezzino solo la migliore letteratura...che anzi i più avveduti son ghiotti di vinili...

Ah no, scusate quelle son caprette, esseri onnivori anzichenò...

Ci son caprette svagate e barrettiane...

E altre, più saccenti, inclini al progressive...barbetta da rabbino e piglio debasico, deve essere bello sentirle discutere di musica...

Bello e impossibile?

Niente è impossibile!!! Che ci son esseri immaginativi che han visto cose...

Imelda, capretta timida e gentile, dopo aver sbocconcellato “Darwin”, l'immortale capolavoro BMS, apparve in sogno a Orsetto...

E, come il più navigato dei critici, essa parlò:

“Pieni espansivi, dolcissime pianole a spegnersi, cavalli al galoppo, battaglie d'organo, potenza di voce che sale, le parole dapprima una specie di “De rerum natura” a dir la nascita del mondo e poi una specie di qualcos'altro a dir la disillusione”

Tutto giusto capretta, lo splendore dell'inizio (favolosa orgia progressive) lascia infine spazio a una triste canzone folk:

“Cambia tutto e non cambia niente lo sperma vecchio dei padri”...il senso del mondo non si può dir meglio...

Roba che nemmeno Ferretti...

Trallallà...

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