Dal profondo sud al resto del mondo, world music di qualità riunita nel progetto Banda Ionica in cui confluiscono diverse personalità ed esperienze della nostra musica migliore. Tanto è stato detto a proposito di world music ma la definizione più appropriata è, forse, "musica senza confini", che riunisca senza globalizzare e che sia comprensibile al di là delle proprie origini e della propria lingua.
Il progetto vede Fabio Barovero (Mau Mau) in veste di autore di alcuni brani, mentre altri brani, alcuni anche strumentali, provengono dalla musica tradizionale, utilizzata anche da gruppi bandistici nelle processioni. Fiati e percussioni si alternano, si scontrano e si rincorrono, mentre scorrono le immagini della madonna nelle processioni, si può sentire l'atmosfera e il calore del sud e in fondo anche il profumo di una sera d'estate sul Mar Jonio.
Vari gli "ospiti", Roy Paci (co-autore), Vinicio Capossela (Santissima dei naufragati), Ermanno Giovanardi dei La Crus (Come l'aria), Cristina Zavalloni e Le Loup Garou (Mi votu e mi rivotu), Arthur H (Raissa), El Mono Loco degli spagnoli Macaco (Espinita) e Josh Sanfelici .
Un bellissimo album, ma non è una sorpresa visti i nomi, non di facile ascolto, però, soprattutto in alcuni punti, da amare o da odiare, e forse è anche questo che lo rende magico. Pezzo preferito: Santissima dei naufragati (scusate ma sono di parte)
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