Da Seattle, terra del grunge, il piano rock dei Barcelona.

"Absolutes" è il disco d'esordio del 2009, un disco strutturalmente semplice, ma allo stesso tempo complicato, sincero e ricco di emozioni. Per mettere da subito i puntini sulle I, parliamo di un pop/rock da sottofondo stile Coldplay, meno commerciale, più profondo e con interessanti sfumature Indie.

A dimostrazione del tocco britannico a dispetto della terra d'origine, la traccia di apertura "Falling Out Of Trees", che rimanda ai vari Travis e Feeder, colora serenamente l'inizio del disco, l'incidere lento e malinconico la predisporrebbe a mio parere, come addirittura traccia finale dell'album, ma l'intento del trio capitanato da Brian Fennell è stato probabilmente di mettere in chiaro le loro intenzioni, cosi siamo e questo vi diamo. Non sorprende quindi il tocco british dell'ottima "Lesser Things" con un emozionante finale trascinato dalla convincente performance del pianista nonchè leader e voce del gruppo, il già citato Brian Fennell. Ciò che sorprende maggiormente dopo l'ascolto dei primi brani, è che si ha l'impressione di ascoltare dei musicisti maturi e navigati, dei ragazzi alla prese si con l'imbarazzo del disco d'esordio, ma già veterani di un genere non sempre facilmente percorribile. La quinta traccia del disco, la riuscitissima "Come Back When You Can" tra i brani più commerciali della band, pare già essere l'incoronazione di un buon disco, nonostante lo stesso non sia nemmeno arrivato a metà del suo percorso.
Si prosegue con "Get Up", primo brano senza l'ausilio di strumenti al di fuori del piano, che perfettamente accompagna la voce del buon Fennell secondo dopo secondo, fino a sfociare con delicatezza nella successiva "The Takers", le cui influenze indie iniziali, vengono pian piano accostate ad un coro da sottofondo apprezzabile ma un pò scontato.

Prosegue il disco come proseguono le emozioni e la qualità, buone anche le varie "Response" e "Faded", che accompagnano alla parte finale dell'album, che a causa di pezzi come "Numb" e "Please Don't Go" può rischiare di risultare un pò soporifero. Tutti i pezzi risultano comunque gradevoli e ben riusciti, nel globale si può parlare un buon esordio da parte del gruppo americano, esordio in grado di incanalare melodia e freschezza con una discreta vena innovativa. Non voglio esagerare e affermo che "Absolutes" non fu certamente il disco dell'anno 2009, ma ha riscosso sicuramente un successo al di sotto delle effettive qualità, a mio parere anche a causa del non perfetto lavoro di marketing della Universal Motown, ramo della ben più famosa casa produttrice Motown Records (Stevie Wonder, Diana Ross, ecc.).

Disco da relax post lavoro o post studio, elegante e pacato risulterà gradevole anche a chi non conosce o gradisce a pieno il genere, il sottoscritto ne è la conferma. Voto 7+

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