La definizione "acerbo" è il tipico luogo comune di cui far uso quando ci si trova di fronte ai vari EP di una band agli albori del proprio percorso artistico. Nel caso di "Independency" dei Bark Psychosis, raccolta ufficiale degli EP di lancio della band, un ipotetico utilizzo del termine "acerbo" o eventuali sinonimi, sarebbe un'inesattezza rilevante.

"Independency" viene pubblicato definitivamente nel 1994, nello stesso anno di quel capolavoro indiscusso che risponde al nome di "Hex", ieri sottovalutato, oggi dimenticato, perla musicale tanto oscura quanto affascinante e persuasiva, valvola di sfogo di un (troppo) esiguo pubblico "di nicchia", per una band che segna invece il testamento di apertura del moderno "post-rock"(in collaborazione con gli Slint e i Talk Talk).

La storia di "Independency" comincia quindi sei anni prima di "Hex": 1989, Graham Sutton & Co. riescono ben presto ad ottenere il riconoscimento di una piccola etichetta discografica, la "Cheree" , che li accompagna alla pubblicazione del primo EP "All Different Things", una composizione dallo straordinario impatto emotivo, con una melodia appassionata, ottimista e abbagliante, frapposta ad un leggero slancio rumoristico di chitarre e batteria; una prima prova lontana dalla cupa alienazione metropolitana di "Hex". La successione dei singoli procede con l'EP "Nothing Feels", e la sua omonima traccia estremamente minimalista, con gli strumenti ridotti all'osso che preparano il terreno per un primo dominio assoluto di quella "poetica sonora del silenzio" praticata attraverso strumentazioni elettroniche, e incastrata in schemi Rock e Jazz, che contribuisce alla creazione di un tessuto musicale psichedelico e suggestivo, costituendo forse l'apice dello sperimentalismo sonoro dei Bark Psychosis.

L'Ep prosegue poi con la dolce e sentimentale ballata dream-pop di "I Know", dove su pochi accordi di chitarra, si distende in un velo armonioso e celestiale, la voce eterea di Sue Anderson, in una composizione che rinvia fortemente al pop onirico dei più noti e moderni Sigur Ròs, che evidentemente devono qualcosa ai quattro di Londra. Un attimo dopo è invece il momento di "By Blow", che si distacca decisamente dai singoli appena descritti: ora non si assiste agli scenari onirici e poetici dei singoli precedenti, in quanto si cambia il tiro verso un suono noise, ossessivo e diabolico, dimostrazione dell'influenza di gruppi come Sonic Youth e Napalm Death, allora altamente in voga.

Il 1991, nel breve percorso dei Bark Psychosis, segna l'abbandono dall'etichetta "Cheree" e l'approdo alla "3rd Stone Records", con pochi mutamenti dal punto di vista sonoro. Questi sono gli anni dell'EP "Manman", con l'omonimo singolo e la sua imponente e tenebrosa elettronica Drum and Bass, "Blood Rush" con la sua melodia morbida e seducente, mentre arrangiamenti più complessi e d'avanguardia caratterizzano l'altra traccia "Tooled Up".

In questa carrellata di EP, il vero monumento è rappresentato però dall'ultimo: "Scum"; sia cronologicamente, che nella costruzione sonora, rappresenta il vero preludio a "Hex"; si tratta di 20 minuti di ambient cupa e desolata, costruita su poche linee di basso e chitarra e su una tenue batteria jazz, in una composizione cucita su misura per far da contesto ad un lugubre scenario post-metropolitano in un allucinazione notturna, segnata dallo sconfinamento da ogni dimensione spazio-temporale oggettiva, per lasciarsi trasportare inermi in una dilatazione percettivo-sensoriale estrema, in un viaggio lisergico, in una grande esperienza conoscitiva, quanto paurosa e oscura a se stessi. Psichedelia a livelli stratosferici, per intenderci. Una musica che tocca picchi di passione, una musica estremamente intima, introspettiva, "paranoica" ai limiti del delirio nel suo alternarsi tra suoni ammalianti e ritmi ossessivi e inquieti, in un continuo saliscendi tra cieli stellati e sottosuoli infernali, tra sogno e autodistruzione. La musica dei Bark Psychosis è questo e tanto altro.

In conclusione, "Independency" è molto di più che una semplice raccolta di EP "acerbi" o "immaturi", in quanto rappresenta i primi splendidi e fondamentali passi compiuti dalla band verso quel territorio così complesso e misterioso di "Hex".

Carico i commenti...  con calma