Un cult generazionale del 1979, una visione superficiale può farlo sembrare un tipico film d'azione, ma con diverse accurate visioni si può notare che è uno dei film più rivoluzionari di tutti i tempi! Giovani newyorkesi, bianchi, neri, gialli, latinos, grassi, magri, figli di papà, morti di fame, tutti uniti per combattere un unico nemico che è troppo grande, "gli elmetti", protettori dei potenti e della falsa società... Bello No?
Un film con un cast così multietnico richiede una colonna sonora alquanto eclettica. Dieci pezzi tra rock, blues, funk, soul e psichedelia. Il protagonista principale di questa soundtrack è Barry De Vorzon, compositore specializzato in colonne sonore. Tranquilli non è Ennio Morricone, ma ci sa fare nonostante sia cresiuto col Doo-Wop (eheheh). Per questo film è riuscito a creare un tema principale quasi degno dei migliori Pink Floyd ("The Warriors"), psichedelia che procura tanta adrenalina. Modificandolo, ne ha fatto la verione rissa ("The Fight") e successivamente la versione fuga dal quartiere degli psicopatici del baseball ("Baseball Furies Chase").
Un altro personaggio che merita di essere citato, è Joe Walsh, che oltre alla presenza negli Eagles, può vantare numerose collaborazioni con Ringo Starr. In quest'occasione collabora con De Vorzon per "In The City", la title track, un brano semplicemente rock, classico ma in queste occasioni mai banale, da lieto fine. E il funk? A quello ci pensano i Mandrill (gruppo di quattro fratelli "fiatisti" nati a Panama ma cresiuti nella grande mela, solo negli anni '70 hanno pubblicato undici dischi), che onorano i Boppers from Harlem con "Echoes in my Mind". E il blues? A quello ci pensa il mitico Johnny Vastano con "You're Movin' Too Slow" che collabora anche con Genya Ravan per "Love is a Fire". Chiude il disco un brano dedicato direttamente ai grezzissimi guerrieri della notte protagonisti di questo film, "Lost of an Ancient Breed" scritto da Desmond Child, un brano pop-rockeggiante, tendente al glam.
Utenti DeBaser Moralisti, se questo film non vi è piaciuto per il clima troppo rissaiolo, pensate, per una rissa occorre predisposizione ad essa, tenacia, grinta, capacità d'improvvisazione, compattezza del gruppo (e se và male ognuno scappa per la sua strada), proprio come per la musica no? Non voglio istigare alla violenza, ma visto che è periodo di elezioni politiche e visto che ci sono sempre i soliti buffoni, cosa ci può salvare se non un colpo di Stato?
"Can you dig it? ...Can you dig it?"
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