Bassi Maestro è uno di quei nomi che spuntano tra i pilastri assoluti del rap italiano, di quelli che con fatica ed esperienza hanno trovato il giusto equilibrio tra l'hip hop underground, quello che si rifiuta di scendere a compromessi con i canali pop radiofonici, e un rap allo stesso tempo che non puzza di marcio o centro sociale, in cui anche nelle tematiche cerca di guardare più in alto. Non solo autocelebrazione fine a se stessa, tematica tipica dei rappusi di tutto il mondo da quando è scoppiato per le masse, ma anche donne, soldi, ricerca di stili, il tutto senza mai sfociare nella tamarraggine banale che cerca di abbracciare (o meglio scimmiottare) lo stile di vita dei rapper made in USA. Bassi Maestro è un rapper italiano a tutti gli effetti, in grado di far viaggiare l'ascoltatore grazie a delle produzioni che suonano hip hop come Dio comanda: se i primi lavori ufficiali "Contro gli estimatori" e "Foto di gruppo", seppur buoni contenevano delle produzioni più minimali e a tratti pesanti (soprattutto il primo), nel tempo diventarono più sognanti, raffinate, vivaci e accese, riuscendo nell'impresa di sposare un flow meno meccanico e più studiato e genuino; provare ad ascoltare il primo disco rispetto a un altro come può essere questo "Background".

"Background", secondo molti fan dell'artista, è il primo vero capolavoro di Bassi Maestro, seguito da quell'altra perla di "Classico". In questo disco la creatività del rapper milanese esplode, in ben 15 tracce che scorrono con assoluta scioltezza. C'è da dire che sul piano dei contenuti Bassi non abbia mai brillato di genialità, non a caso anche in questo album ridotti pressoché ad essere monotonematici. Tuttavia Bassi stesso ha dichiarato di essere più amante del rap tecnico, e su questo punto di vista si difende bene, grazie ad un flow morbido che nel tempo è riuscito ad invecchiare piuttosto bene. Il quinto album ufficiale racchiude alcuni dei classici senza tempo del rapper, non a caso è anche uno dei lavori che più ha influenzato le generazioni di mezzo degli artisti rap, nel bene o nel male. Nonostante sia del 2002 ancora oggi suona vero, fresco, divertente e in molti passaggi esaltante.

Lasciatevi trasportare da tracce come "Passo e chiudo", la nostalgica titletrack (con un sample splendido di Stevie Wonder), la dolcissima love song "Senza di te" con Medda (bellissimo il coro nel ritornello) e "Non chiamatelo un ritorno" (unica traccia dell'album non prodotta da Bassi Maestro) per catapultarvi subito tra le strade di Brooklyn, con quel sound caldo e urban, reso più corposo e vivo grazie al rumore flebile del vinile. Bassi tecnicamente dimostra di essere migliorato e non poco, come si può notare da brani come "Everyday", in cui si cimenta in strofe in extrabeat, cosa oggi scontata ma per i tempi inedita, soprattutto se fatta così bene (il ritornello è da far muovere la testa su e giù a tempo). Sono presenti dei freestyle (vale a dire in questo caso una traccia registrata in una "botta" sola seppur con un testo vero e proprio) come la breve ma divertente "1-2-3", l'interessante "Status" con un cambio di beat improvviso a metà durata o la traccia di chiusura "Ricordami". Episodi salvabili, nonostante siano forse quelli memorabili del lavoro. Ma Bassi non si limita solo a freestyle "cazzoni" e ballate intense, ma cerca anche di levarsi qualche sasso dalla scarpa. Ed ecco che "La terra trema" e "S.I.C." pompano nello stereo con arroganza: la prima è un cupo e pesante requiem in cui il rapper se la prende con un tipo in particolare (molti hanno pensato a J-Ax ai tempi, ma Bassi stesso ha negato si trattasse di lui), la seconda uno dei cult non solo del disco, ma di Bassi Maestro in generale: il rapper lancia frecciatine alle radio, ai così detti finti manager del rap, ai fan stessi che non sostengono il vero hip hop, sotto un beat incalzante molto Dr. Dre-iano. Fu fatto poi un remix con Fabri Fibra, molto più volgare ma più famosa (il ritornello è negli annali dei concerti di Bassi).

"Background" è uno dei migliori lavori di Bassi Maestro, un classico del rap italiano che ha saputo come uscire al momento giusto nel posto giusto. C'è passione, cultura, divertimento, irriverenza e tanto, tanto rap. Se siete amanti del genere ve lo consiglio a mani basse, per uno degli artisti che ha saputo dare dignità al rap made in Italy. Nel tempo Davide Bassi ha saputo anche produrre a mio parere prodotti migliori, ma pochi come "Background" hanno saputo immortalare un contesto storico come in una foto di gruppo, citazione che casca a pennello direi.

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