<< Quindi domenica vai a scalare? >>
<<No, veramente in grotta non si scala.. cioè più o meno, le nostre son tecniche vicine all'alpinismo ma... INSOMMA... non proprio... >>
<< … ma quindi voi entrate in grotta e la guardate e poi uscite?>>
<< ehm... sssssi... più o meno...>>
<< Ma in grotta come respirate?>>
<< ….........>>
Sono alcune delle domande che buona parte degli speleologi si sente fare almeno una volta nella vita e sono domande al quale non sempre è possibile dare una risposta. Mancano le parole.
A scanso di equivoci lo speleologo è quell'animale che fa un corso pensando sia tutto semplice come nei film (e subito si ricrede), spende tutti i suoi averi in attrezzatura tecnica (e le spese non finiscono mai), smette di pensare alla domenica come un giorno di dormite (e smette di uscire al bar il sabato, ben presto gli amici lo rinnegano), studia il territorio come non ha mai fatto, ha sempre troppe lavatrici da fare, è perennemente stanco dal fine settimana, deve partecipare a estenuanti seminari formativi.... ma allora, perchè lo fa?!
I Batsalsa Experience sono un gruppo punk/harcore/crust/beatdown/power-violence composto da Giorgio Dondi (vocals), Luca Pisani (drums), Luca Grandi (Synthesizer) e Matteo Meli (Bass guitar). Per capire chi esattamente fossero ho deciso di chiederlo direttamente a loro e questa è stata la risposta di Matteo:
<< Ci siamo conosciuti al Gruppo Speleologico Bolognese, da anni andiamo in grotta insieme, facciamo esplorazioni più o meno complesse vivendo e condividendo soddisfazioni e delusioni. Durante le scoperte esplorative saltano fuori un sacco di idee e si vola con la fantasia, si improvvisano monologhi e assurdità.
Nella primavera del 2018 il nostro gruppo decide di programmare l'inaugurazione del Museo Speleologico Luigi Fantini prevista per il 15/12/2018.
Noi saltammo fuori con l'idea malsana di improvvisare per l'occasione un concerto fatto male da gente improbabile del nostro gruppo. Io, chitarrista da una vita, al basso. Luca alla batteria (unico normale) e Giorgio alla voce (mai fatto un cazzo di nulla di musica, stonato, fuori tempo). Poi si aggiunge l'altro Luca alla tastiera (anche lui mai toccato uno strumento).
Questo progetto fa talmente schifo e promette così male che ci piace da matti. Inventiamo un nome (ispirandoci a un membro del gruppo, completamente fuori di testa) e nel settembre 2018 ci troviamo per la prima volta in sala prove. Siccome sia io che Luca odiamo le cover band decidiamo che per fare ancora più schifo faremo solo ed esclusivamente canzoni originali, tutte basate sulle idee, assurdità e monologhi fatti in grotta durante le esplorazioni del Partigiano.
Nonostante ci fossero 4° e poco alcol, il concerto dell'inaugurazione sotto la volta di Porta Lame per noi fu bellissimo. Abbiamo deciso di continuare, di fare sempre peggio e a settembre, dopo un anno, abbiamo pubblicato Speleopunk, nostro primo disco >>
Speleopunk è un delirio. Una bomba a innesco immediato. Ti spacca i timpani e ti coinvolge fin dalle prime detonazioni.
Ma non è solo per questo che ho deciso di scrivere di loro...
Quattro speleologi, per la prima volta nella storia, hanno saputo dire cosa davvero sia la vita in grotta. Sono violenti, profondi, poetici ma soprattutto innocenti, con quell'accento adorabilmente romagnolo che Giorgio non prova neppure per un attimo a mascherare.
I loro testi descrivono le forti sensazioni che chiunque viva intensamente la grotta conosce. All'inizio la paura di non passare una strettoia, il terrore per un crollo improvviso, una caduta nel vuoto, non uscire a rivedere la luce ... Ma presto la grotta si tramuta in una donna, se sporca fredda e crudele all'inizio del rapporto diventa un'amante “umida e calda” quando finalmente nasce la “passione” data da una “conoscenza profonda”.
Lo speleologo non vive ai margini dalla società ed è proprio nel silenzio della grotta che mette insieme delle idee, riflette, ad esempio, sui rapporti con l'altro sesso(Amori traditi), sulla ribellione (Serrande nere in fiamme) e l'ecologia, soprattutto grottesca (La storia).
É quindi un uomo (o una donna) che ha il privilegio di poter paragonare le difficoltà quotidiane a una grotta (Messa Nera) e così riscattarla. E questo non è esente da alcuni effetti collaterali: una grande fatica, ad esempio (e non parlo solo di quella fisica).
Tutto questo traspare con disarmante lucidità dai loro testi di musicisti “improvvisati” (quindi così genuinamente PUNK): loro hanno dato LA risposta.
Il futuro della musica italiana è nell' under – ground, ve lo dico io!
Istruzioni per l'uso:
LIBERA: il richiamo che lo speleologo lancia al compagno che segue per comunicargli DAI, ora SCENDI/PASSA TU!
MEANDRO: fessura nella roccia, con un certo sviluppo lineare, in cui il passaggio da parte dello speleologo richiede: sangue freddo, agilità e, nei casi più difficili, un buon numero di bestemmie direttamente proporzionale alla lunghezza e inversamente proporzionale alla larghezza della stessa.
PIEGA: da manuale “Deformazione duttile di masse rocciose nel quale delle superfici, un tempo planari, vengono piegate e curvate”. Psichedelia pura, usate la fantasia.
MANZO: ...
ASCOLTO TOTALE: https://batsalsaexperience.bandcamp.com/releases
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