Battista – La fogna del comportamento (Orangle / New Groovers/Universal)

E’ tutto chiaro fin dalle prime battute di questo disco, dalla forza distruttiva e violenza acida, quale e come deve essere la colonna sonora di questo mondo allo sfascio. Sì…Tu guarda pure dall’altra parte. Andrà tutto bene vero? “E te ne fotti basta che t'abbotti Ingoi e conti fino a che non scoppi”. Canta in “La fogna” che di fatto è una dichiarazione aperta di dove sta Battista. Basta ascoltare il brano stesso in questione (title track e prima traccia dell’album) che apre questa sventagliata di brani per capire. “Prima o poi succederà / Questa storia finirà /Direi che il nostro è un gioco perverso /Se cerchi colpe guardati allo specchio”. Succederà cosa? Boh… I carri armati che partono anche dall’Italia (l’Italia ripudia la guerra c’era scritto da qualche parte nella nostra costituzione?) li vede qualcuno? Allora è lecito per Battista cantare a squarciagola “Sarà la guerra per disinfestare /Un'altra ancora per ricominciare”. O ma che tragico… Oh ma che disfattista… Col cazzo dico io! Io sto con Battista… Vogliamo chiamarlo punk distopico? Distopico possono essere solo le case di produzione della merda che buttano fuori sulle app per affievolire i gggiovani? E distopico sia…E quindi in mezzo alle sfuriate punk ci stanno anche, soprattutto per sottolineare i ritornelli, melodie dark, apocalittiche, in odore di industrial alla NIN. Bello bello bello..

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