"Blues Boy" è il significato delle due "B" dello pseudonimo che Riley King si porta appresso praticamente da sempre.

Quel "Boy" potrebbe sembrare un pò fuori luogo, oggi che il buon Riley ha 85 anni...

Potrebbe sembrare, appunto...

Sì, ormai da tanto è costretto a presentarsi sul palco seduto su di una seggiola e a farsi trasportare su di una sedia a rotelle per raggiungerlo quel palco, sul quale resta poco più di un'ora, ma si sa, il fisico è vittima del passare del tempo e i miracoli non sono di questo mondo...

Ciò che ancora oggi giustifica quel "Boy" è qualcosa che non subisce l'erosione del tempo, qualcosa che, anche se il fisico comincia ad abbandonarti, ti dà la forza per continuare a girare il mondo e diffondere il suo verbo: il Blues...

E quel "Boy" di 85 anni ne ha ancora tanto di quel Blues dentro di sè...

Quando B.B. King fa il suo ingresso sul palco della Sala Santa Cecilia dell'Auditorium di Roma immediatamente scatta la standing ovation e il pubblico va in estasi, in platea la gente si alza dai propri posti e si fionda verso quell'omone sorridente che lentamente si sta avvicinando a quella seggiola, lì dove lo aspetta Lucille, la compagna di una vita...

Ancora una volta, l'ennesima da quando si sono incontrati, B.B. e Lucille si uniscono e regalano a chi li ascolta un po' di quel blues che insieme sanno creare.

Con loro suona una band di musicisti impressionanti, non dei semplici mestieranti ma gente che suona con vera passione, ai quali viene dato il compito di introdurre colui che è "The king of the blues worldwide" come si deve, con un lungo preludio a base di quel blues contaminato di soul e jazz che è marchio di fabbrica in casa King.

La voce ancora bellissima di B.B. canta "The Thrill Is Gone", "Rock Me Baby", "See That My Grave Is Kept Clean", "When The Saints Go Marchin' In", le sue mani fanno cantare Lucille, non saranno più fluide come un tempo ma poco conta quando si ha un tocco simile, le sue smorfie accompagnano ogni nota, le sue battute strappano sempre sorrisi al pubblico, i suoi sorrisi infondono buonumore.

Spendere 70 euro per un concerto di nemmeno un'ora e mezzo potrebbe sembrare una follia, ma vedere una leggenda della musica suonare dal vivo con una tale passione ha un valore che va ben oltre quei 70 euro, perchè il 13 giugno 2010 per me sarà per sempre una data speciale, mi sarebbe bastato anche sentire solo una nota suonata da quell'uomo per essere soddisfatto.

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