Le premesse facevano impressione.
Un video che è una guerra (in senso pos.) e "ch-check it out" che martella con rapping incalzante, staffilate di fiati scratchati, bassi punching-ball.
Ma, se ne sapete di botti, questo è uno che dovrebbe far tremare il quartiere, iniziano i trac, poi una mezza sfiammata (l'involucro si è un po' aperto) e una seggiata a metà. Un po' una fetecchia.
Intendiamoci, è un disco duro e puro, super old-skool (ma non l'avevano già fatto?), ma proprio per questo difficile che riesca a divertire tanto, se non i super introdotti.

Ho letto che questo disco è "animato da un senso di appartenenza newyorkese". Appunto. Io non sono di New York e il massimo degli attentati, dalle mie parti, è una serranda esplosa per intimidazione (anzi, la città è così morta che non ci sono più nemmeno quelle).
Insomma, è vero che l'intro di "Shaft" è patrimonio dell'UNESCO ("triple drouble"), che si può cogliere qche bella citazione (sempre "triple drouble" - Sugarhill Gang), ma le altre 1500 no e quindi il disco lo giudico indipendentemente dai rimandi iper-testuali.
Tanti bei dettagli, tocchi digitali ("3 the hard way"), articolazione delle voci in maniera più fantasiosa che in passato (sempre), voci robotiche che introducono gli MC ("oh word?"). Niente di evidente, però: è un disco "stylish" e richiede grossa attenzione.
A meno che non vogliate utilizzarlo come base per gli esercizi in palestra per avere un fisico perfetto in spiaggia (?) o come sostegno "cool" per tirarci la coca in jeep.

Sarcasmo a parte, è un po' come il caffè, gustosissimo berne una tazzina (3 al giorno, magari...) ma sorbirsene 15 o 16 è da masochisti o caffeina-dipendenti. E, visto che ci siamo, mi ha ricordato "Coffee and Cigarettes": asciutto, 40% divertimento, 50% palle, qualche lampo di poesia e la sensazione che mi sarei goduto di più gli episodi vedendone un paio alla volta.

Voto: 3/4 o 4 (in modalità d'ascolto giusta).
Correte a vedere i concerti, però!

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