Questi sono delle vere pippe a suonare! ..e senti questo come stona! Cosa usano per registrare?!!
Purtroppo le aspettative possono essere tradite e l'orizzonte d'attesa frustrato può portare a rifiutare un album già dal primo ascolto.
In quanti potremmo chiuderci in un garage o avremmo potuto farlo, solo noi con i nostri amici più intimi, quelli con cui per forza di cose ti ritrovi a condividere sensazioni che non sai palesare neanche a te stesso con le parole?? Si recupera qualche strumento e ci si immerge nell'apatia e nelle variazioni umorali che il suo stato prolungato comporta. Qualcosa ci ispira, qualcos'altro no.. la casistica è sterminata.. eppure quasi sempre già sentita....................ma a noi interessa essere originali? beh in un certo senso sì... ma solo a patto di riscoprirlo realmente in noi stessi, con le nostre capacità. E allora ciò che intorno ti stringe la gola a colpi di imposizioni e cinici schemi diventa disagio, non più rivolta, ma consapevolezza.
Non importa imparare a suonare la chitarra o accordare la voce se ciò mi snatura, mi toglie la linfa, mi modella, mi costruisce, non mi rende libero di "spensierare" tra le mie speranze e le mie ansie. Se così è (se vi pare), non solo non importa, ma è altamente deleterio...
Calvin Johnson è l'anima di questo sentimento, è questo sentimento incarnatosi (ma non idolatriamo troppo..). Di sicuro lui e tutta la band si sentivano dei semi cattivi, come il modello del rocker che possegga qualche attitudine punk (nel senso largo del genere) prescrive, così canta difatti: "We are not good is what they say, but we just see this world in a different way!!". Soffre di minor vigore la versione studio di "Bad Seeds". In tutto l'album si può sentire la presenza degli Stooges, specie nelle ballate "What's Important", "Down At The Sea" (la prima è platealmente "The Passenger").
In "I Love You" le solite chitarre taglienti in vera bassa fedeltà ed un ritmo ultra ossessivo e al tempo stesso scanzonato. La voce cupa di lui, e in altri episodi quella dinoccolata di Heater Lewis. "Fourteen" è una perla in cui si coglie l'essenza della stonatura Johnsoniana. "Run Down The Stairs" è forse la migliore prova della Lewis. In tutto ciò c'è sentimento, sentimento puro e una gran dote compositiva di Johnson che "arrangia" letteralmente con il poco che possiede splendide canzoni.
Sono le origini del lo-fi che i Beat Happening annunciano insieme a gruppi come Half Japanese; le loro sono canzoni registrate male che potrebbe suonare un po' chiunque dopo un mese scarso di tirocinio allo strumento, ma attenzione, oltre il mese-mese e mezzo potreste svuotarne dal di dentro il senso..
Beat Happening dei Beat Happening esce nel 1985 per la K-Sub Pop dopo uno strano tour in Giappone, a due anni di distanza dal formarsi della band.
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